Sparatoria in pieno centro, un ferito

di Alessandro Gatta
La sparatoria è avvenuta in vicolo Oratorio, in pieno centro storicoLe orme lasciate dal feritoTracce di sangue a terra
La sparatoria è avvenuta in vicolo Oratorio, in pieno centro storicoLe orme lasciate dal feritoTracce di sangue a terra
La sparatoria è avvenuta in vicolo Oratorio, in pieno centro storicoLe orme lasciate dal feritoTracce di sangue a terra
La sparatoria è avvenuta in vicolo Oratorio, in pieno centro storicoLe orme lasciate dal feritoTracce di sangue a terra

Colpi di pistola nella notte a Desenzano: un giovane di origini marocchine di 33 anni è stato gambizzato a due passi dal duomo e dall’oratorio, ferito da un proiettile che gli avrebbe letteralmente bucato la coscia. A quanto pare un regolamento di conti legato al mondo dello spaccio di droga: la buona notizia è che il suo aggressore è già stato individuato e arrestato dagli uomini del Commissariato di Polizia.

INTERROGATO a lungo ieri, sarebbe già stato trasferito in carcere a Canton Mombello: in casa nascondeva anche un quantitativo non irrilevante di cocaina. L’episodio risale a giovedì notte, intorno alle 2: vittima e aggressore - un dominicano di 28 anni - si sarebbero incontrati in fondo a vicolo Oratorio, all’incrocio con vicolo Pietro Signori.

Per motivi ancora in fase di accertamento (gli inquirenti giustamente mantengono il riserbo, ma come detto l’ipotesi del regolamento di conti per droga è la più accreditata) la lite sarebbe degenerata rapidamente, per concludersi appunto con la sparatoria.

Al momento non è dato sapere quanti colpi siano stati esplosi, di certo uno è andato a segno: pare infatti che il proiettile abbia centrato e attraversato quasi da parte a parte la gamba della vittima. Il giovane si sarebbe poi trascinato a fatica in cerca di aiuto, lasciando non poche tracce del suo passaggio: ieri mattina erano ancora ben visibili le macchie di sangue per terra, tra queste anche diverse impronte (il segno di una delle sue scarpe, forse mentre stava cercando aiuto).

Le tracce conducono alla porta dell’unico locale di vicolo Oratorio, ancora aperto a quell’ora: l’allarme al 112 sarebbe stato lanciato proprio dal bar. La centrale operativa ha inviato sul posto l’automedica di Desenzano e un’ambulanza della Croce Rossa di Rivoltella, che ha poi provveduto al trasporto in ospedale, in codice giallo. Le condizioni del 33enne sono gravi ma stabili: ha raggiunto il pronto soccorso poco prima delle 2.30, ed è stato poi affidato ai medici del reparto di traumatologia. Non sarebbe comunque in pericolo di vita. La fuga del suo aggressore è durata davvero poco: in mattinata infatti era già stato individuato dagli uomini della Polizia di Stato.

In prima linea gli agenti del Commissariato di Desenzano, con il supporto dei colleghi della Squadra Mobile della Questura di Brescia. Di certo non è finita qui: le indagini sono in corso per ricostruire sia l’esatta dinamica che il movente. Proseguono gli accertamenti anche sull’arma utilizzata per sparare: sembra che ieri mattina non fosse ancora stata trovata.

Brusco risveglio per la piazza di Desenzano: per tutto il giorno non si è parlato d’altro, tra incredulità e stupore (e anche un po’ di paura). Sul tema è intervenuto anche Paolo Formentini, vicesindaco e assessore alla sicurezza: «Faccio i miei complimenti alle forze dell’ordine, nelle quali come sempre riponiamo la massima fiducia. Ma episodi come questi fanno riflettere: sono convinto che lo Stato dovrebbe destinare maggiori risorse a chi ci protegge».

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