Sotto la Villa Romana per ora nessun tesoro

di Luciano Scarpetta
L’area interessata dallo scavo: non sono emerse novità significative
L’area interessata dallo scavo: non sono emerse novità significative
L’area interessata dallo scavo: non sono emerse novità significative
L’area interessata dallo scavo: non sono emerse novità significative

«Soltanto qualche embrice». Non aveva molta voglia di parlare ieri pomeriggio John Mills, l’archeologo inglese incaricato dalla Soprintendenza di assistere allo scavo d’indagine in prossimità del buco formatosi a inizio mese a pochi metri dal sito archeologico della Villa Romana dei «Nonii Arii» a Toscolano Maderno. Tradotto in soldoni, dallo scavo è emersa solo qualche antica tegola utilizzata per le coperture dell’imponente edificio costruito originariamente nel I secolo dopo Cristo e che subì interventi e trasformazioni nei secoli successivi, sino all’inizio del V secolo, con una fase di grande rilevanza databile alla prima metà del II secolo. «RIMANE un po’ d’amaro in bocca - commenta il vice sindaco Davide Boni - perché sarebbe stato bello constatare che la piccola voragine nel terreno di 4 metri cubi aveva segnalato la presenza di una stanza celata di cui fino a oggi non si sapeva la presenza». Al 90% invece tutto il terriccio posto a monte della spiaggia della Riva Granda proviene dal materiale di riporto degli scavi precedenti effettuati alla fine degli anni Sessanta. È infatti riconducibile a quel periodo la prima imponente campagna di scavi nel sito archeologico precedentemente occupato (in gran parte anche oggi) da un vastissimo oliveto che si estendeva dalla riva del lago fino alla chiesa parrocchiale, a due passi dalla strada Gardesana. Nel gennaio 1967, durante lo scavo per un collettore, furono infatti intercettati ampi settori dei muri perimetrali e dei pavimenti della villa. In seguito, tra il 1995 e il 2007, vennero effettuati scavi archeologici nell’area più a nord della villa, verso la chiesa parrocchiale. Queste indagini hanno permesso di ottenere nuove importanti informazioni sull’estensione e sulla planimetria generale del complesso. Il nuovo settore però è risultato in alcune sue parti molto danneggiato e difficilmente fruibile e per questo motivo è stato rinterrato in attesa di una futura valorizzazione delle sue parti meglio conservate. Stessa sorte per lo scavo effettuato ieri pomeriggio, che alle 17 era già stato ricoperto. Nessun tesoro, soltanto qualche tegola. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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