Salvini e Maroni:
«Desenzano deve
voltare pagina»

di Giuseppe Spatola

La strada chiusa d’improvviso e il servizio d’ordine schierato hanno annunciato l’arrivo a sorpresa intorno alle 16, con il sole a picco su corso Garibaldi a cuocere i marciapiedi. Così Matteo Salvini, bermuda d’ordinanza e maglietta «accaldata», si è infilato nel negozio di fiori delle sorelle Girelli accompagnato da Paolo Formentini e dal candidato sindaco del centrodestra Guido Malinverno. Sorrisi e immancabili selfie per il leader della Lega Nord che prima del ritrovo ufficiale al bar Combattenti (che non sarebbe stato scelto a caso) ha voluto passeggiare per «tastare il polso della città» in vista del ballottaggio.

Mezz’ora di libera uscita che gli hanno fruttato due dozzine di rose scarlatte, assaggi di carne di cavallo nella macelleria di piazza Garibaldi e un bagno di folla inaspettato anche se cotto dal caldo. Intanto a lago a tenere banco c’era Roberto Maroni, il presidente in prima fila per Malinverno.

«Il dato politico di domenica è importante perchè non era prevedibile un rafforzamento del centrodestra, soprattutto in comuni con il sindaco del centrosinistra uscente, come anche a Desenzano. La Lega e il centrodestra unito sono andati bene», ha sottolineato Maroni anche se la coalizione era monca di Alternativa popolare che, invece, fa parte della maggioranza di governo della Lombardia. «Adesso si tratta di vedere da che parte si schiereranno i popolari», hanno commentato dalla piazza pensando ad alta voce ai mille voti presi da Sergio Parolini, fratello del Mauro che siede proprio al fianco di Maroni in giunta regionale. Il tempo per gli apparentamenti ufficiali scadrà oggi a mezzogiorno e a Desenzano Malinverno pare non abbia intenzione di sancire alcuna alleanza. Ciò non toglie, però, che la mano tesa a gli elettori del secondo turno c’è e rimarrà ben visibile fino al 25 giugno. «Perchè abbiamo vinto solo il primo tempo - ha ricordato Maroni - ora occorre riportare tutti fino alla vittoria finale». Chiaro quanto la spinta di Matteo Salvini, raggiunto in piazza anche dagli alleati di Fratelli d’Italia e di Forza Italia (Mariastella Gelmini in prima fila non è però intervenuta).

«ANDIAMO AVANTI con coerenza e determinazione - ha sottolineato Alessandro Mattinzoli, coordinatore provinciale degli azzurri -. Sosteniamo il candidato Malinverno consapevoli che dobbiamo lottare fino alla fine per riprenderci il Comune». Così l’ultima settimana di campagna elettorale per Guido Malinverno si è aperta tra gli applausi dei leghisti e le strette di mano degli alleati più fedeli. A chi ha ventilato un apparentamento con Parolini è lo stesso candidato che ha tagliato corto: «Ho una squadra che mi ha portato a raggiungere il 47 per cento. Vado avanti con il nostro programma condiviso fin dall’inizio. Chi vuole ci voterà, ma senza accordi ufficieli». E il d-day è sempre più vicino. Giuseppe.spatola@bresciaoggi.it

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