Omicidio a Mantova:
la morte di Tallarico
sconvolge Sirmione

La scena del delitto a Mantova
La scena del delitto a Mantova
La scena del delitto a Mantova
La scena del delitto a Mantova

Un lungo passato sul lago di Garda alle spalle di Sandro Tallarico, il commerciante di abbigliamento originario di Luzzara che è stato ucciso mercoledì mattina a colpi di pistola sulla ciclabile del Ponte di San Giorgio a Mantova. LA NOTIZIA della sua morte violenta, di questo delitto oscuro e atroce è arrivata come un fulmine a ciel sereno a Sirmione, dove Tallarico aveva portato avanti per circa trent’anni la sua attività professionale ed era conosciuto praticamente da tutti. In penisola lo ricordano per aver gestito numerose attività nel settore dell’abbigliamento , dai primi anni Ottanta fino a una decina di anni fa. All’inizio aveva lavorato come dipendente e in seguito era entrato a far parte di una società che gestiva molteplici esercizi commerciali nel centro storico, tra cui una via Castello e un’altra in piazza Flaminia, sempre nel settore dell’abbigliamento. Nella prima decade degli anni 2000, in particolare, aveva guidato la boutique «Griffe» di via Santa Maria Maggiore, nel cuore della cittadina termale a pochi passi dalla chiesa parrocchiale. Lo ricordano come un bravo commerciante, abile, preparato: nei suoi negozi trattava capi d’abbigliamento sempre di qualità, ma dai prezzi accessibili. Viene ricordato nella cittadina come un uomo a cui piaceva stare in compagnia, generoso e solidale. Per alcuni anni aveva vissuto anche a Sirmione prima di trasferirsi a Roverbella dove abitava insieme alla moglie Monica. Fino quei tre colpi di pistola alle porte di Mantova: un «giallo» da risolvere per gli inquirenti, un grande dolore per gli amici di Sandro. • M.L.P.

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