Nel paradiso del kitesurf il vento non si riposa mai

di Luciano Scarpetta
Tavola e vela:  lo spettacolo del kitesurf sulle onde del GardaIl lago verso Limone e Riva con decine di vele nel cielo:  Campione è sempre più la patria del kitesurf
Tavola e vela: lo spettacolo del kitesurf sulle onde del GardaIl lago verso Limone e Riva con decine di vele nel cielo: Campione è sempre più la patria del kitesurf
Tavola e vela:  lo spettacolo del kitesurf sulle onde del GardaIl lago verso Limone e Riva con decine di vele nel cielo:  Campione è sempre più la patria del kitesurf
Tavola e vela: lo spettacolo del kitesurf sulle onde del GardaIl lago verso Limone e Riva con decine di vele nel cielo: Campione è sempre più la patria del kitesurf

Si scrive kitesurf, si legge Campione. Sono passati almeno vent’anni da quando le spettacolari capriole dei primi audaci venivano osservate con comprensibile stupore e con un pizzico di invidia dai surfisti, all’epoca stragrande maggioranza sul delta del torrente San Michele. Pionieri di un movimento che nel corso degli anni si è via via sviluppato in maniera esponenziale, facendo diventare Campione una delle capitali nazionali della tavola a vela. Del resto non poteva essere altrimenti: i venti che soffiano intensamente dall’alba al tramonto ne fanno indiscutibilmente il paradiso non solo del kitesurf, ma anche della vela. Non è quindi un caso che proprio tra ieri e oggi, nello specchio d’acqua antistante la spiaggia, sia in corso di svolgimento la quarta tappa del campionato nazionale «Ttr Twin Tip Racing», griffato nientemeno che dalla Federazione Italiana Vela e organizzato in collaborazione con Kite Campione, una delle tre associazioni sportive, con Reunion Kite Academy e Garda Kite Campione, nate negli ultimi anni nella cittadella del vento di Tremosine. «Stiamo parlando di una pratica altamente spettacolare ma molto impegnativa - spiega Nicola Caffi di Kite Campione, realtà con 2300 iscritti di cui 500 attivi - e per questo motivo ci adoperiamo ogni giorno per garantire un livello di sicurezza elevato seguendo soprattutto da terra i praticanti, educando al rispetto delle norme che regolano questo sport». CONCETTI BASE citati nel regolamento steso nel 2000 che sono presi da esempio da tante altre realtà sportive e che hanno permesso ai kiter gardesani di distinguersi per responsabilità e capacità. «Proprio per questo - sostiene Caffi - per confortare quanto realizzato fino a ora e soprattutto evitando che l’esponenziale aumento di praticanti provenienti dalle varie scuole o Federazioni porti a un abbassamento degli standard educativi, nel 2010 abbiamo aggiornato i moduli di iscrizione e lo statuto della nostra associazione adeguandoci alle direttive del Coni». Sulla medesima lunghezza d’onda anche Roberto Chiari di Reunion Kite Academy, associazione che annovera circa 400 soci e che offre un percorso completo per chiunque voglia avvicinarsi al mondo del kitesurf. «Una vera e propria accademia del vento - spiega Chiari - dove la prima materia che si impara è la passione per il lago di Garda e l’amore per il territorio: la nostra volontà è quella di accompagnare ogni kiter, esperto o neofita, lungo un percorso didattico tenuto dagli istruttori storici della nostra associazione». Le attività? Il 23 e 24 giugno il lago si tingerà di rosa con una due giorni di camp riservato solo alle donne. «Tra un paio di settimane invece, sabato 30 giugno - anticipa Chiari - ospiteremo in piazza Luca Marcis, talento assoluto degli sport acquatici e istruttore Fiv, per presentare la seconda edizione del periplo della Sardegna in kitesurf con l’hydrofoil, una sorta di appendice sottomarina alla tavola che, anche con poco vento, permette di viaggiare a buona velocità». Ma perché proprio a Campione? «Tra le motivazioni principali della sfida - afferma Chiari - c’è la volontà di divulgare e condividere la filosofia alla base del kitesurfing, dello sport a contatto con la natura. Il Parco Alto Garda Bresciano ha inserito la pratica del kite nella lista degli sport ecocompatibili e questo ovviamente ci rende orgogliosi». Non resta che armarsi di tavola e vela e partire. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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