Navigarda con il vento in poppa La «Zanardelli» verso l’infinito

di Luciano Scarpetta
La motonave  Zanardelli fu varata come «piroscafo» nel 1903: al via un restauro da 2 milioni di euro
La motonave Zanardelli fu varata come «piroscafo» nel 1903: al via un restauro da 2 milioni di euro
La motonave  Zanardelli fu varata come «piroscafo» nel 1903: al via un restauro da 2 milioni di euro
La motonave Zanardelli fu varata come «piroscafo» nel 1903: al via un restauro da 2 milioni di euro

La Gestione Navigazione Laghi sul Garda spegne le 70 candeline e sfodera numeri da capogiro. «Ora siamo a 2,5 milioni di passeggeri con trend sempre più in crescita - illustra con soddisfazione il direttore generale di Navigarda Franze Piunti intervenendo alla presentazione del Festival della Sostenibilità - a testimonianza che i nostri sforzi per incentivare la mobilità su acqua sono apprezzati non solo dai turisti, ma negli ultimi anni anche dai residenti». UN RISULTATO che va ovviamente a sommarsi alle oltre 100mila auto trasportate sui traghetti e le 60mila bici. «Numeri - sottolinea Piunti - che fanno virare a pieno titolo la compagnia di navigazione verso un mondo più sostenibile». La ricorrenza dell’ottantesimo anniversario sarà peraltro contraddistinta da un «regalo» di compleanno davvero speciale. «A giorni - annuncia Piunti - nei nostri cantieri a Peschiera inizierà la ristrutturazione completa della storico piroscafo Zanardelli». Stiamo parlando della regina della flotta costruita nel 1903 dalla Ditta Escher Wiss di Zurigo, che prese il nome dal presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli, scomparso il 26 dicembre dello stesso anno. Durante il secondo conflitto mondiale questa splendida nave venne requisita dalle forze armate tedesche e, dopo lo sbarco anglo-americano, dalle forze alleate che lo utilizzarono anche per azioni di guerra. Fino agli anni ’70 era azionata da un paio di spettacolari ruote a pale esterne: trasformata da nave a vapore in motonave da 500 posti, venne riammodernata prima nel 1982 e successivamente nel 2002. «Questa volta però - anticipa Piunti - sarà rivoltata come un calzino e sottoposta a minuziosi recuperi architettonici. Un lungo lavoro del costo complessivo di circa 2 milioni di euro che impegnerà le maestranze fino al prossimo anno. Al termine del restyling il piroscafo riacquisterà le romantiche atmosfere di un tempo, suggestioni d’antan e ambientazioni storiche da rivivere, perché no, nella sala ristorante da 150 coperti, nelle due grandi sale in stile liberty e nel ponte superiore dove è anche possibile allestire una sala da ballo in funzione turistica (con possibilità di noleggio), coniugando il servizio con la linea lunga della tratta sul lago. Parallelamente è stata avviata la costruzione di una nuova nave che entrerà in esercizio anch’essa nel 2019. «Il nome non è stato ancora deciso - dice Piunti - ma siamo già a buon punto con l’allestimento. Nelle prossime settimane arriveranno in cantiere a Peschiera i blocchi preparati in precedenza dai Cantieri Navali di Chioggia e dal prossimo mese di giugno inizieremo gli assemblaggi». Si tratta di una nave classica, quasi gemella della Baldo inaugurata nel 2014 con un ponte principale e dotata di molti posti esterni. Nei numeri si tratta di una unità di navigazione di 35 metri di lunghezza per 7.80 metri di larghezza capace di ospitare a bordo 350 passeggeri. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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