Lungo la Forra in sella a una moto virtuale

di Luciano Scarpetta
Il ponte sul Brasa e a destra il ristorante «La Forra»: ogni dettaglio è stato catturato e riprodottoUn altro punto del tracciato «Garda Lake» che sembra richiamare le gallerie tra Tremosine e Limone
Il ponte sul Brasa e a destra il ristorante «La Forra»: ogni dettaglio è stato catturato e riprodottoUn altro punto del tracciato «Garda Lake» che sembra richiamare le gallerie tra Tremosine e Limone
Il ponte sul Brasa e a destra il ristorante «La Forra»: ogni dettaglio è stato catturato e riprodottoUn altro punto del tracciato «Garda Lake» che sembra richiamare le gallerie tra Tremosine e Limone
Il ponte sul Brasa e a destra il ristorante «La Forra»: ogni dettaglio è stato catturato e riprodottoUn altro punto del tracciato «Garda Lake» che sembra richiamare le gallerie tra Tremosine e Limone

Dopo le decine di spot pubblicitari dedicati alle due e alle quattro ruote, dopo il passaggio di James Bond (alias Daniel Craig) per una delle scene più spettacolari di «Quantum of Solace» e della cantante Alessandra Amoroso per le riprese del video del singolo «Comunque andare», tratto dall’album «Vivere a colori», tocca alla realtà virtuale rendere omaggio alle strade dell’alto Garda. In particolare alla Provinciale della Forra, che dal porto di Tremosine, sulla Gardesana, conduce all’abitato della Pieve, nel cuore dell’altopiano. Merito di «Ride 3», videogioco che uscirà a novembre (sarà disponibile per Playstation 4, Xbox One e Pc) e che nell’elenco della trentina di tracciati a disposizione, ha incluso gli spettacolari tornanti e le impressionanti pareti verticali della strada più famosa del lago. UN VERO SPETTACOLO (anche se dal vivo la Forra è tutta un’altra cosa), tanto che i programmatori della milanese Milestone, presentando nelle ultime ore su Youtube il gioco (e in particolare il tracciato «Garda Lake), l’hanno definito «l’esperienza motociclistica più autentica, tra paesaggi e panorami incredibili». Una meraviglia. I primi screenshot d’altronde parlano chiaro: un paio di minuti di adrenalinica cavalcata tra le curve scavate 105 anni fa tra le rocce a picco sul Garda, seguendo i capricci del torrente Brasa, da percorrere a bordo di una moto da corsa con la livrea rossa o un più accomodante, si fa per dire, enduro nero. NEL FILMATO di presentazione del tracciato «Garda Lake», che in parte ricalca la strada della Forra curva per curva e in parte è una sorta di reinvenzione videoludica, tecnici e programmatori spiegano anche come sia stato possibile realizzare immagini così veritiere e spettacolari. Merito della fotogrammetria aerea e di un programma di drone-scanning, sofisticatissime attrezzature che hanno permesso di catturare digitalmente ogni singolo dettaglio del tracciato. Riproducendo passaggi caratteristici come il ponte sul Brasa che sovrasta il ristorante «La Forra», il canyon mozzafiato vegliato dalla Madonnina, l’arco in pietra che consente a un torrente laterale di tuffarsi nell’angusta vallata e le immancabili reti paramassi posizionate lungo i versanti a picco sulla strada progettata più di un secolo fa dal tremosinese Arturo Cozzaglio e concepita come uno strumento di sviluppo. Un’ardita intuizione che Wiston Churcill non esitò a definire «l’ottava meraviglia del mondo»; un percorso unico che ora sarà possibile percorrere virtualmente grazie alle nuove frontiere della tecnologia digitale. In attesa del prossimo omaggio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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