Le avanguardie dandy col maiale al guinzaglio

Forse un giorno a Sirmione rimpiangeranno il tedesco panzone coi sandali calzati sui calzini, i musi frignanti di marmocchi in uno sfacelo di muco e gelato sciolto, le moltitudini grondanti Calippo, i pullman di polacchi dalla vescica sotto stress. Ma per ora la capitale turistica del Garda, col suo milione e passa di presenze annue, rimpiange i bei tempi del turismo d’èlite (Toscanini, Ezra Pound, la Callas). Tempi che possono tornare: venerdì il magnifico hotel Villa Cortine sarà occupato da 150 super ricchi americani e russi per una festa di nozze degna di Versailles. E già domenica scorsa si è visto un segnale: un tizio passeggiava con un maiale al guinzaglio. Una finezza da gran signori: se è vero, ed è vero, che un esteta come Salvador Dalì girava per Parigi con un formichiere al laccio, il maiale di Sirmione può voler dire che anche qui sono tornati i «dandy». Con tanti dindi. E col maiale d’èlite.

Suggerimenti