In mostra mezzo secolo di presenza comboniana

di L.SC.
Confratelli e missionarie in visita a Limone a inizio anni Ottanta
Confratelli e missionarie in visita a Limone a inizio anni Ottanta
Confratelli e missionarie in visita a Limone a inizio anni Ottanta
Confratelli e missionarie in visita a Limone a inizio anni Ottanta

È una storia scritta a più mani, con tanti momenti da raccontare. Per questo Limone conclude le commemorazioni dei 50 anni di presenza comboniana allestendo una splendida mostra fotografica. Fino a mercoledì sarà visitabile nella sala San Carlo, in pieno centro, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17; da sabato 17 al 6 gennaio invece la mostra tornerà alla casa natale di San Daniele Comboni, al Tesöl, dove si potrà visitare dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. «Questo anno di celebrazioni - spiega padre Danilo Castello - è stato fonte di ispirazione e ci ha aiutati a dare una risposta precisa alla domanda volutamente rimasta in sospeso: cosa significa essere custodi di un luogo sacro?». Dalla prima comunità a oggi, si sono avvicendati a Limone 61 confratelli (19 fratelli e 42 padri). Questi e molti altri, parenti e amici, simpatizzanti e pellegrini, con la loro presenza sono stati tutti, in maniera diversa, custodi di un luogo: la casa natale, collocata nell’antica limonaia alle spalle del paese. «Ognuno di loro - spiega padre Castello - ha messo in luce la ricchezza racchiusa in queste semplici parole: essere custodi. La mostra testimonia la storia di questo luogo, dalla partenza da zero, con la casa natale fatiscente e bisognosa di restauro. Senza luce, senza acqua, senza strade. In questi anni l’amorevole attenzione di tanti ha contribuito a valorizzare questo luogo fino a renderlo un’oasi di pace». APOSTOLO dell’accoglienza fu padre Guido Bertuzzi, superiore a Limone dal ’72 al ’79, che diede un forte impulso affinché questo luogo diventasse un centro di spiritualità. Accanto al Tesöl non potevano mancare le suore comboniane, e il 15 marzo 2005 è avvenuta l’inaugurazione della casa di preghiera. Il riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa della santità di Daniele Comboni prima nella beatificazione, e subito dopo, nel 2003, la canonizzazione, hanno fatto nascere in seguito nuove iniziative per rendere «l’intuizione profetica» del Comboni sempre più attuale. Su tutte, l’annuale simposio di studio sull’originalità dell’opera missionaria in Africa del Comboni e i quaderni del Tesöl, diventati poi Quaderni di Limone.

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