Il Lugana alla conquista del nuovo mondo

di Alessandro Gatta
Il Lugana e il suo territorio confermano la loro vocazione internazionale sbarcando negli Stati UnitiIl Lugana sarà presentato ai wine lover americaniPer il Lugana una vetrina internazionale di lusso
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Niente Ferragosto in spiaggia, sotto l’ombrellone, per il Consorzio del Lugana: il sodalizio di aziende e produttori che dal 1990 tutela la più celebre delle denominazioni gardesane (e che oggi conta quasi 200 associati) tempo un paio di giorni e si trasferirà oltreoceano, destinazione Stati Uniti d’America, nello Stato di New York, per partecipare alla 42ª edizione della conferenza annuale organizzata dalla Swe, Society of Wine Educators, letteralmente la «società degli educatori del vino», nella pratica i professionisti del settore in arrivo da tutto il continente a stelle e strisce. Dal lago ai laghi, dal Garda ai Finger Lakes: questa è la suggestiva location (a meno di 300 chilometri a nord dalla Grande Mela) dove andrà in scena l’Annual Conference della Swe, e in cui il Consorzio Lugana non sarà un semplice uditore, o un ospite tra i tanti, ma uno dei protagonisti principali della tre giorni di eventi: dal 15 al 17 agosto più di 50 appuntamenti appositamente organizzati per i professionisti del vino, operatori, educatori, studenti, wine-lover, produttori, sommelier. Pennarello rosso sul calendario, promemoria su tablet e smartphone: il main event è programmato per giovedì 16, un tasting lunch a cui sono attese più di 300 persone, e in cui sarà il numero uno del Consorzio, il presidente Luca Formentini, a raccontare del vino Lugana, del suo territorio e delle sue peculiarità. «Sarà un’ottima occasione per un primo incontro con il Lugana, oppure per condividerne o ampliarne la conoscenza - spiega proprio Formentini -. Questo primo appuntamento del 2018 negli States sarà una grande occasione per il Consorzio, che potrà incontrare direttamente i professori e gli insegnanti che formeranno le prossime generazioni di sommelier, manager e wine lover». Il tour a stelle e strisce ovviamente non si ferma al Ferragosto, ma proseguirà poi in autunno, prima a Walla Walla (Washington) per la Wine Blogger Conference, poi nella capitale, a Chicago e New York. «L’obiettivo del Consorzio – prosegue Formentini – è di continuare a lavorare sul mercato statunitense e nel frattempo esplorare nuove opportunità, per offrire ulteriori possibilità di sviluppo alle aziende del nostro territorio, che è davvero unico». IL LUGANA è da sempre un vino dalla vocazione internazionale: a oggi le aziende associate esportano fino al 70% dei loro prodotti, e in tutto il mondo. Una crescita inarrestabile, e negli ultimi 20 anni il vero boom: tanto per capirci, solo nel 2017 si contano oltre 212 mila quintali di uva prodotta, più di 148 mila ettolitri e circa 16 milioni di bottiglie. Costante anche l’andamento (in crescita) della superficie vitata: poco più di 600 ettari nel 2000, oltre 2.217 lo scorso anno. Di questi più di 1.948 sono in Lombardia, e solo 269 in Veneto (l’unico Comune dove si produce Lugana è Peschiera): il 41 per cento della superficie complessiva è a Desenzano (904 ettari), poi Pozzolengo (il 28%, circa 629 ettari), Peschiera (12%, 269 ettari), Lonato (10%, 212 ettari) e Sirmione (9%, 202 ettari). Un vino unico alla conquista dell’America. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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