Il Garda «attacca» La furia del lago si mangia le rive

di Valentino Rodolfi Luciano Scarpetta
Il lago «alto» sta erodendo i litorali del Garda: a Desenzano gravi danni e tranesenne sulla passeggiataMacerie e transenne in spiaggiaUn pontile finito sott’acquaIl lago è «transennato»In frantumi il camminamento in muratura: l’acqua lo ha divoratoLe onde minacciano di invadere gli edifici costruiti vicino alla rivaLe onde sovrastano le struttureL’acqua infiltrata sotto le piastre
Il lago «alto» sta erodendo i litorali del Garda: a Desenzano gravi danni e tranesenne sulla passeggiataMacerie e transenne in spiaggiaUn pontile finito sott’acquaIl lago è «transennato»In frantumi il camminamento in muratura: l’acqua lo ha divoratoLe onde minacciano di invadere gli edifici costruiti vicino alla rivaLe onde sovrastano le struttureL’acqua infiltrata sotto le piastre
Il lago «alto» sta erodendo i litorali del Garda: a Desenzano gravi danni e tranesenne sulla passeggiataMacerie e transenne in spiaggiaUn pontile finito sott’acquaIl lago è «transennato»In frantumi il camminamento in muratura: l’acqua lo ha divoratoLe onde minacciano di invadere gli edifici costruiti vicino alla rivaLe onde sovrastano le struttureL’acqua infiltrata sotto le piastre
Il lago «alto» sta erodendo i litorali del Garda: a Desenzano gravi danni e tranesenne sulla passeggiataMacerie e transenne in spiaggiaUn pontile finito sott’acquaIl lago è «transennato»In frantumi il camminamento in muratura: l’acqua lo ha divoratoLe onde minacciano di invadere gli edifici costruiti vicino alla rivaLe onde sovrastano le struttureL’acqua infiltrata sotto le piastre

Valentino Rodolfi Luciano Scarpetta Non è bastato aprire a tutta manetta i rubinetti verso il fiume Mincio: il Garda è grosso, arrabbiato e sta cominciando a fare danni seri, a mangiarsi le rive, a spezzare anche il cemento con la forza della pressione dell’acqua e con la furia delle onde. Nemmeno il deflusso di 140 metri cubi al secondo raggiunto nei giorni scorsi, per far uscire acqua dal lago verso il fiume, è bastato per addomesticare la piena del Garda, perchè a questo punto è come tentare di svuotare l’oceano con un cucchiaino. Se un anno fa l’emergenza si chiamava siccità, una gravissima siccità con soli 77 centimetri d’acqua sull’idrometro di Peschiera (dato del 16 giugno 2017), nei giorni scorsi il lago ha raggiunto quota 137 sullo zero idrometrico: tentare di «difendere» quota 130 è una lotta impari, a causa dei violenti temporali di queste notti, seguiti ai 21 giorni di pioggia su 31 in maggio. Troppa, troppissima acqua nel Benaco, tanto che le esondazionin più punti, dalla riva bresciana a quella veronese, stanno già lasciando il segno sotto forma di erosione dei litorali e danni alle strutture. IL PREZZO più alto lo sta pagando Desenzano, dove ieri mattina si è frantumata in più punti la passeggiata a lago verso Rivoltella, inaugurata due anni fa. Uno spettacolo impressionante, in particolare tra la spiaggia d’oro e l’hotel Lido Internazional: spinta dal moto ondoso, l’acqua si è infiltrata sotto le piastre di calcestruzzo e le ha spezzate, mentre l’onda minaccia di entrare senza bussare anche nelle ville costruite sul litorale, dove i giardini sono già lambiti dall’acqua. Il sindaco di Desenzano, Guido Malinverno, ha mandato una squadra a transennare i camminamenti danneggiati: un provvedimento di emergenza inevitabile. Ma quanto durerà l’emergenza? Bisogna chiederlo al cielo. È LA NATURA che presenta il conto, che «si riprende i suoi spazi violati», come il Wwf di Brescia e Bergamo, che ieri mattina ha incontrato proprio a Desenzano il sindaco per capire insieme la gravità e le cause della situazione. «Qui la passeggiata, inaugurata un paio di anni fa, sta crollando e non è colpa della sfortuna - sostiene il Wwf -. Questa politica delle “passeggiate“ che stanno sorgendo su tutte le rive in tutti i Comuni del Garda, per “restituire la fruizione del lago“ a turisti e cittadini, si sta rivelando per quello che è: un grave errore ambientale». La natura si riprende i suoi spazi, spiega il Wwf: «Il lago è un ecosistema, un’entità viva che si evolve e si muove. Tutte le pubblicazioni scientifiche spiegano che non si fa riqualificazione ambientale con il cemento, togliendo spiagge e canneti. Le spiagge servono per la riproduzione, i canneti fungono da purificatori delle acque, riparo per i nidi, sono delle vere e proprie nursery di biodiversità. Dobbiamo ripensare il nostro ruolo e la nostra responsabilità verso tutto questo». •

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