Già firmato il contratto tra Fs e Cepav

di A.GAT.

Non solo i cinque nuovi ricorsi al Tar del Lazio: ce n’è anche un altro che pende ed è l’appello al Consiglio di Stato. Fu intentato dop la «bocciatura» del ricorso che era stato presentato dai No Tav due anni fa, in cui si chiedeva al Tribunale amministrativo di annullare il decreto di ottemperanza al progetto dell’Alta Velocità firmato dal ministero dell’Ambiente. L’UDIENZA in realtà si è già tenuta da un bel pò, il 15 febbraio scorso, ma da allora nessuna notizia: la sentenza non è ancora stata depositata, e anche ieri risultava «trattenuta in decisione». Si aspetta (e si spera, dal fronte del no), ma i cantieri ormai «bussano»: entro l’estate si prevedono le prime acquisizioni delle aree, entro fine estate la preparazione delle aree di cantiere e a fine 2018 gli scavi per le gallerie tra Lonato e Desenzano con le prime opere in calcestruzzo. Il contratto firmato tra Rfi e Cepav2 per il primo lotto ha accelerato la situazione e di tempo ne resta poco.

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