Figli di separati,
Desenzano
culla dei diritti

di Maria Lisa Piaterra
Il registro della bigenitorialità coinvolge entrambi i genitori separati nell’educazione dei figli
Il registro della bigenitorialità coinvolge entrambi i genitori separati nell’educazione dei figli
Il registro della bigenitorialità coinvolge entrambi i genitori separati nell’educazione dei figli
Il registro della bigenitorialità coinvolge entrambi i genitori separati nell’educazione dei figli

Diritti dei minori in primo piano a Desenzano che, primo tra i Comuni bresciani, ha approvato il regolamento comunale per l’istituzione e la tenuta del registro della bigenitorialità. Il documento, discusso nel corso dell’ultimo consiglio comunale, mira a tutelare i minori in particolare in caso di situazioni di separazione o divorzio conflittuali.

SI TRATTA di un provvedimento volto a tutelare i diritti dei bambini e a promuovere la responsabilità genitoriale rimuovendo ogni ostacolo che possa impedire ad uno dei due genitori di partecipare all’equilibrato sviluppo psicofisico della prole. «Ci poniamo in un contesto internazionale di attenzione sul fanciullo - ha spiegato il consigliere comunale Laura Tavelli presidente della Prima commissione - il diritto alla bigenitorialità deve essere inteso come il diritto del figlio a ricevere le cure, l’educazione, il sostegno di entrambi i genitori che si esplicano nei settori dell’istruzione, della salute e delle attività ricreative». L’istituzione del registro si inserisce nel contesto della legge 54/2006 sull’affidamento condiviso e rappresenta di fatto una novità in materia. Attraverso questo strumento amministrativo ogni documentazione da parte di enti ed istituzioni che si occupano dei minori iscritti al registro dovranno pervenire ad entrambi i genitori. Di fatto si intende sancire il diritto dei figli minori a mantenere un rapporto stabile e continuativo con la madre e il padre, cosa che nella realtà non sempre accade. Il documento, presentato dall’Associazione Bi.Genitori Diritti dei Minori, ha già trovato applicazione concreta in alcuni comuni del cremonese e del mantovano. Desenzano rappresenta come detto il primo esempio nella nostra provincia. Nel corso del dibattito del consiglio comunale che ha portato all’approvazione del documento è emersa la necessità di mantenere monitorata l’applicazione di quanto contenuto nel registro al fine di valutarne eventuali margini di miglioramento. «Si tratta di un argomento molto delicato - ha segnalato il consigliere di minoranza Sergio Parolini - dovrà essere verificato nell’attuazione per modificarne eventualmente l’approccio nel caso in cui l’effetto non sia quello voluto. Sarà opportuno che vi sia una vigilanza in merito all’efficacia». Prematura l’approvazione di un regolamento di questo tipo secondo il consigliere di minoranza Rosa Leso che «avrebbe aspettato di avere un quadro normativo a livello nazionale più preciso al cui interno collocare questo documento». Da parte dell’Amministrazione comunale è stato assicurato l’impegno a tenere monitorata la situazione per valutarne gli effetti ed eventuali margini di miglioramento in un contesto legislativo in continuo divenire.

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