Diga e deflusso minimo: i pescatori non ci stanno

di L.SC.
La diga di Valvestino
La diga di Valvestino
La diga di Valvestino
La diga di Valvestino

«Ma quali rilasci? Dalla diga di Valvestino non esce nemmeno una goccia d’acqua verso il fiume di Toscolano». Non usa molti giri di parole Paolo Marai, dell’associazione di pescatori «La Fario», per commentare la replica di Enel alle affermazioni dell’ex sindaco Davide Boni che nei giorni scorsi ha nuovamente acceso i riflettori sul torrente Toscolano. «POSSONO dichiarare quello che vogliono - sbotta - ma i fatti sono purtroppo questi. Aspettiamo nei prossimi giorni se ci saranno sviluppi sull’attivazione del Contratto di Fiume siglato il 26 maggio 2016. In caso contrario scenderemo anche noi sul piede di guerra con un esposto a livello provinciale. Non possiamo affidarci tutti gli anni alla clemenza del meteo sperando che aumenti la portata consentendo alle trote la risalita per la riproduzione». Secondo Enel Green Power, la divisione energie rinnovabili del Gruppo Enel, alla diga tutto avviene invece «nel totale rispetto della normativa vigente, garantendo i rilasci di deflusso minimo vitale concordati e autorizzati da Regione Lombardia». Affermazioni ineccepibili ma che purtroppo anche secondo Davide Boni non trovano corrispondenza nei fatti: «Nessuno contesta il fatto che Enel stia agendo nel pieno rispetto delle procedure amministrative previste. Ma è proprio questo il problema: qualcuno può affermare che a oggi dalla diga di Ponte Cola vengono rilasciati nel Toscolano 174 litri al secondo come concordato a partire dal 1 gennaio 2016? La Provincia ha chiuso nei termini previsti l’istruttoria necessaria a dare una risposta a Enel per il progetto di turbinamento del deflusso minimo vitale?». E ancora: «Regione Lombardia ha deliberato in merito ai coefficienti correttivi da applicarsi alla componente idrologica del DMV? Qualcuno può affermare che il Parco Alto Garda Bresciano abbia prodotto documentazione tesa a dimostrare l’urgenza di rilascio del DMV?». Si attendono risposte. E sulla vicenda prende posizione anche Slow Food Lombardia: «Appoggiamo le richieste dei pescatori e di Davide Boni – dichiara Nicola Vitale - confidando in una soluzione per ridare acqua al fiume». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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