Depuratore del Garda, dubbi a 5 Stelle

di Luciano Scarpetta
Le condotte sublacuali, tra i punti deboli del vecchio collettore
Le condotte sublacuali, tra i punti deboli del vecchio collettore
Le condotte sublacuali, tra i punti deboli del vecchio collettore
Le condotte sublacuali, tra i punti deboli del vecchio collettore

Con il giuramento del nuovo esecutivo a trazione Lega-M5Stelle, anche il nuovo sistema di depurazione delle acque del Garda, finanziato per 100 milioni dal governo Gentiloni su un costo totale di 220, torna in discussione per una possibile revisione: quel progetto al Movimento non è mai piaciuto, da tre anni sosteneva una soluzione «alternativa» e ora chissà. IL PROGETTO elaborato dalle due aziende del servizio idrico integrato sulla sponda bresciana e veronese – Garda Uno (ora Acque Bresciane) e Ags, prevede un nuovo depuratore per la sponda bresciana, in affiancamento a quello di Peschiera, e un rifacimento della rete di collettori. Il Movimento 5 Stelle proponeva invece, in alternativa al nuovo maxi-depuratore bresciano, una sistema di tre o quattro mini-depuratori. E mentre il progetto era ancora in alto mare, proprio il Movimento è andato al governo. Mentre sulla sponda veronese è già stato pubblicato il bando internazionale per la progettazione definitiva del nuovo collettore, su quella bresciana resta da sciogliere il «nodo Visano» per la collocazione del depuratore. «Noi non siamo contrari a prescindere - era la tesi del M5S, esposta non molto tempo fa -: proponiamo però soluzioni alternative studiate nel nostro gruppo di lavoro, che conta ingegneri idraulici ed esperti di depurazione: questo è un progetto faraonico che di sicuro ha solo il costo enorme e un impatto devastante su viabilità e ambiente con anni di cantieri». L’elenco delle criticità secondo gli attivisti pentastellati è lungo, partendo «dalle speculazioni cui un’opera del genere inevitabilmente si presta», per passare ai «disagi causati per anni dai lavori sulla Gardesana per posare le tubature tra il lago e il nuovo maxi-depuratore». Secondo il Movimento, sarebbe irrazionale costruirlo a decine di chilometri, a Visano, del depuratore: collocazione che oggi appare sempre meno sicura, come emerso lunedì all’incontro dei sindaci dell’alto Garda, riuniti alla Comunità montana. I 5 Stelle hanno proposto la realizzazione di più depuratori sul modello di quello di Limone e Tremosine, più piccoli e capillari. Il posto dove collocarli? L’idea è convertire le stazioni di sollevamento MA IL FRONTE LEGA che cosa dice? «È in ogni caso un’opera che va fatta - ha puntualizzato ieri l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi, in visita istituzionale in alto Garda -: il nuovo esecutivo è un “Governo del fare” e dovrà innanzitutto confermare alla svelta il finanziamento dei 100 milioni. Per le modalità, spetterà ai tecnici trovare la soluzione ideale. Ma la salvaguardia delle acque del lago è troppo importante e l’opera va realizzata in fretta». •

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