Coregoni nel
mirino, è un
vero saccheggio

di Paolo Baldi
I guadini abbandonati dai bracconieri sorpresi al Vò di Desenzano
I guadini abbandonati dai bracconieri sorpresi al Vò di Desenzano
I guadini abbandonati dai bracconieri sorpresi al Vò di Desenzano
I guadini abbandonati dai bracconieri sorpresi al Vò di Desenzano

È un autentico saccheggio quello che decine di pescatori di frodo italiani e stranieri stanno attuando ai danni della popolazione gardesana di coregone: questi sono i giorni della riproduzione della specie, che per deporre le uova si avvicina alla riva trovando in attesa un piccolo esercito di «predatori» su due gambe. Le grandi dimensioni del problema vengono solo abbozzate dai risultati delle azioni di contrasto gestite dal personale di vigilanza, e le ultime segnalazioni - di controlli e verbalizzazioni - arrivano dalle guardie volontarie della Provincia e dell’Arci caccia. Il caso più recente si è verificato mercoledì notte nella località Vò di Desenzano, dove i guardiapesca volontari hanno sorpreso sei bracconieri in azione con una serie di guadini. ALL’ARRIVO degli operatori, attorno alle 22, si sono messi tutti a scappare abbandonando l’attrezzatura e il pesce già catturato (una sessantina di chili) sul posto. Qualcuno non ha esitato a scavalcare cancelli e ad attraversare giardini privati pur di fuggire, e alla fine, due persone sono riuscite a svanire nel nulla, altre due di nazionalità straniera sono state rintracciate poco più tardi dagli agenti della polizia di Stato del Commissariato di Desenzano sulla base delle indicazioni delle guardie, e gli ultimi due fuggiaschi, a loro volta stranieri, identificati perché avevano lasciato le rispettive automobili in zona, riceveranno presto la notifica del verbale amministrativo che li riguarda. L’OPERAZIONE portata a termine mercoledì notte era stata anticipata da un altro controllo ad ampio raggio messo in campo sempre nelle ore notturne ma martedì; protagoniste sempre le guardie volontarie della Provincia e dell’Arci caccia che si sono spostate lungo la sponda bresciana del Garda da Sirmione a Tremosine. Il primo risultato è arrivato a Manerba, con l’intercettazione di tre pescatori di frodo gardesani a Pisenze di Manerba: avevano già catturato molti coregoni e, segnalati dai volontari, sono finiti nei guai grazie all’immediato intervento della polizia locale dell’Aggregazione della Valtenesi. È invece andata male a Salò. Qui le guardie hanno scoperto un altro gruppo di bracconieri in azione, che però si sono dati alla fuga inseguiti a lungo ma inutilmente dagli agenti, i quali hanno potuto solo recuperare le attrezzature da pesca abbandonate. •

Suggerimenti