Altre due condanne e tre assoluzioni, dopo la sentenza in abbreviato, nella vicenda giudiziaria scaturita dal fallimento del consorzio Garda Formazione di Toscolano. IL PROCESSO in dibattimento si è concluso ieri. Il pm Antonio Bassolino aveva chiesto tre condanne, una al minimo della pena e due a tre anni e sei mesi, e due assoluzioni. I reati andavano, a vario titolo dalla bancarotta fraudolenta alla bancarotta semplice. Claudio Dusi, assistito dall’avvocato Carlo Bonardi e Adriano Zocchi, assistito dall’avvocato Matteo Rovatti sono stati condannati a un anno, pena sospesa. Per i due imputati le accuse erano di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice. Complessivamente, per quanto riguarda la fattispecie fraudolenta, secondo l’accusa si trattava di compensi, percepiti dai due imputati, che ammontavano a circa 16mila euro. Assolti da quest’accusa, è rimasta la bancarotta semplice che ha portato alla condanna perchè, sulla base della ricostruzione accusatoria e di quanto stabilito dal tribunale, avrebbero tardato a chiedere il fallimento. Lorella Angelini, assistita dall’avvocato Emanuele Corli era accusata d’aver distratto 1507 euro e di non aver consegnato alcuni documenti al curatore fallimentare. Assolta da tutte le accuse. Anche Maria Ornella Righettini, difesa dall’avvocato Alessandro Mainardi era accusata di bancarotta semplice e quindi d’aver tardivamente chiesto il fallimento del consorzio. Assoluzione anche per lei, con il pm che aveva chiesto il minimo della pena. E assoluzione è stata anche per Maria Cristina Cadeddu, difesa dagli avvocati Denise Pedrali e Ilaria Canini. Non era un’amministratrice di fatto, ma semplicemente la direttrice didattica del consorzio. •