Ciclabili sostenibili Nasce il comitato per piste più «verdi»

di L.SCA.
Le ciclovie: un tema «caldo»
Le ciclovie: un tema «caldo»
Le ciclovie: un tema «caldo»
Le ciclovie: un tema «caldo»

Monta in sella e pedala il «Coordinamento per la mobilità sostenibile nel lago di Garda», gruppo costituito a Toscolano Maderno cui hanno aderito anche circoli di Wwf e Legambiente delle tre province del lago. Nasce per avanzare proposte su un ripensamento concreto della mobilità nelle località turistiche del Garda e in particolare sul progetto della «Ciclovia del Garda», l’anello di 140 km che sta nascendo dopo la sigla del protocollo nel 2017 tra Ministero delle infrastrutture, Ministero dei beni culturali, Regione Veneto, Regione Lombardia e Provincia di Trento. «IL COORDINAMENTO non mette in discussione “se” realizzare l’opera bensì “come” realizzarla - viene spiegato -. Ogni singola tratta, infatti, interessa territori di diversa morfologia, con rischi idrogeologici diversi documentati dalle mappe di rischio delle tre Regioni e addirittura aree protette, di notevole interesse paesaggistico e naturalistico. Aspetti che conferiscono al progetto elementi oggettivi di criticità». Tra gli obiettivi: opere di difesa proporzionate ai rischi idrogeologici documentati, in particolare per la caduta massi, la tutela del paesaggio e la salvaguardia ambientale. Il Coordinamento ritiene fondamentale un’unica cabina di regia per progettare l’opera e annuncia iniziative al Parlamento con lo scopo di rendere obbligatoria la procedura di Valutazione di impatto ambientale e Valutazione strategica per piste ciclopedonali di importo superiore a 100 milioni di euro e di lunghezza superiore a 100 chilometri, come avviene nel caso dell’anello del Garda. •

Suggerimenti