Braccio di ferro, il bis tricolore è da applausi

di L.SCA.
Una fase  emozionante e cruciale di una delle sfide di braccio di ferro
Una fase emozionante e cruciale di una delle sfide di braccio di ferro
Una fase  emozionante e cruciale di una delle sfide di braccio di ferro
Una fase emozionante e cruciale di una delle sfide di braccio di ferro

Quando si dice mostrare i muscoli. La maestosa cornice di villa Alba a Gardone Riviera ha ospitato ieri una vera e propria maratona dedicata ai campioni dei bicipiti di acciaio. Qui nell’austero salone in stile neoclassico che richiama l’Acropoli ateniese e per certi versi le epiche ambientazioni delle prime leggendarie olimpiadi, è andata in scena la XIV edizione della Coppa Italia di braccio di ferro. A conti fatti per Gardone Riviera, un appuntamento da qualificare e riproporre anche nelle prossime edizioni, considerato l’alto numero di iscritti giunti da ogni angolo della Penisola. «Lo scorso anno in occasione del debutto – spiega soddisfatto il presidente della Federazione italiana braccio di ferro Claudio Rizza di Gardone Riviera – erano giunti sul Garda poco più di 70 iscritti. Quest’anno abbiamo raggiunto quota 250». Senza contare altre centinaia di persone al seguito tra parenti amici e appassionati che dalle 16 con l’inizio delle competizioni, hanno affollato i saloni di Villa Alba. Al termine delle operazioni mattutine di peso, le gare sono entrate nel vivo nel pomeriggio con la categoria disabili e di seguito con gli Juniores maschili che gareggiavano con il braccio destro, seguiti da esordienti, senior (anche femminile) e Master. Presenti alle gare anche Ermes Paganin, campione «gran master mondiale 2018» ed Ermanno Marangon, campione «senior gran master 2018». D’eccellenza anche lo staff arbitrale impreziosito da Katia Crucitti, capo arbitri italiani e responsabile degli arbitri europei. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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