di Luciano Scarpetta
L’area di Villavetro a Gargnano: nove anni fa iniziò il contenzioso
L’area di Villavetro a Gargnano: nove anni fa iniziò il contenzioso
L’area di Villavetro a Gargnano: nove anni fa iniziò il contenzioso
L’area di Villavetro a Gargnano: nove anni fa iniziò il contenzioso

Ha stagnato per nove lunghi anni nelle paludi della burocrazia il risarcimento danni nei confronti di due signore residenti della frazione di Villavetro di Gargnano, che il 29 giugno del 2009, del lontano 2009, videro la loro abitazione invasa dall’acqua e dal fango durante un temporale. ALLAGAMENTO che era stato causato, nel contesto di quell’evento atmosferico, dal malfunzionamento dei tombini di scarico. Dopo quasi un decennio l’onda lunga si è fermata, causando l’effetto contrario per le già non floride casse comunali del municipio di Gargnano, ora «alleggerite» prosciugate di 35 mila 258 euro e 30 centesimi, importo riconosciuto nell’ultimo consiglio comunale come debito fuori bilancio, dovuto al risarcimento dei danni del sinistro. All’epoca, quando partì la richiesta di risarcimento da parte delle proprietarie dell’abitazione allagata, il Comune trasmise segnalazione alla compagnia assicuratrice la quale comunicò di non ritenere sussistenti responsabilità dell’assicurato, cioè del Comune di Gargnano. Per questo motivo le due proprietarie dell’abitazione promossero causa civile contro il Comune e assicurazione per ottenere il risarcimento dei danni, quantificato in 12 mila euro oltre ad interessi legali e rivalutazione monetaria con vittoria di spese, diritti e onorari. IL TRIBUNALE, già da un anno, si è pronunciato ritenendo responsabile il Comune, condannandolo a risarcire i danni patiti nel sinistro, respingendo anche la domanda di manleva formulata dal Comune nei confronti della compagnia assicuratrice. La somma non venne subito riconosciuta debito fuori bilancio (furono in ogni caso accantonale 50 mila euro nel rendiconto 2017) in quanto si ritenevano i presupposti per presentare appello. Dopo approfondimenti legali si giunse invece alla conclusione di non proporre ricorso. Tanto che, quest’anno con atto di precetto, i legali delle due signore hanno intimato il pagamento della somma. Considerato che in quel periodo non era ancora concluso l’iter di approvazione del bilancio di previsione e non era possibile attivare le procedure di pagamento del debito, si è deliberato il riconoscimento del debito fuori bilancio. •

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