«Fattore di
pressione, non
si torna indietro»

di Valerio Morabito
La platea dell’incontro sull’ambiente promosso da Sos Terra
La platea dell’incontro sull’ambiente promosso da Sos Terra
La platea dell’incontro sull’ambiente promosso da Sos Terra
La platea dell’incontro sull’ambiente promosso da Sos Terra

Valerio Morabito La sfida della politica è ricomporre la frattura sempre più marcata ed esasperata tra le imprese che trattano rifiuti e i cittadini soffocati da discariche e fanghi. Un’impresa quasi impossibile a giudicare dal tenore del dibattito ospitato ieri al centro Fiera di Montichiari, la città ribattezzata la pattumiera d’Europa per il tasso record di scorie stoccate. È stato un filmato girato da Unicef sulle discariche di Montichiari ad aprire la serata promossa dal comitato ambientalista Sos Terra a due anni esatti dall’ondata di tanfo rimasta misteriosa che causò gravi malesseri tra alunni e maestre della scuola elementare «Papa Giovanni XXIII» di Vighizzolo.

«IL TERRITORIO di Montichiari non deve fare i conti soltanto con gli impianti di smaltimento rifiuti, ma anche con terreni in cui avvengono sversamenti di liquami più o meno leciti - ha spiegato il consigliere regionale di Forza Italia Claudia Carzeri -. Nella frazione di Vighizzolo, oltre alla presenza delle discariche, c'è un disagio olfattivo legato anche agli spandimenti. Sulla tematica dei fanghi occorre migliorare e rivedere la normativa». Sul fattore di pressione è intervenuto il sindaco di Montichiari, Mario Fraccaro: «La norma, in questi 4 anni, ha permesso di tutelare il territorio ed in particolar modo di scongiurare il fantasma dell'apertura della discarica di amianto Padana Green». Che i «cimiteri» dei rifiuti non siano l'unica cicatrice sul territorio è stato ammesso dal sindaco. «Nella Bassa ci sono criticità ambientali che si sovrappongono - ha osservato Fraccaro-: dagli allevamenti intensivi ai problemi che subisce il fiume Chiese, fino allo spandimento dei fanghi di depurazione. In un contesto del genere Regione dovrebbe varare una cabina di regia per tutelare questa zona». Il sindaco di Calcinato, Marika Legati, ha sottolineato che «il fattore di pressione è fondamentale ma non è sufficiente per l'intero territorio». Durante l’incontro è emerso tra l’altro che il Comune di Calcinato ha ricevuto dai vertici della Gedit una citazione a giudizio per ottenere un risarcimento di mezzo milione, in quanto il primo cittadino avrebbe ritardato per 4 mesi l'interramento di altri rifiuti nel territorio. «Sui fanghi – ha concluso Marika Legati – la frazione di Calcinatello è costretta a convivere con problematiche odorigene molto gravi». A chiedere «una maggiore incisione del fattore di pressione» sono stati sia l'esponente della Lega Montichiari Marco Togni, che il presidente di Legambiente Montichiari Luciano Gerlegni. «In più servirebbe che Regione dotasse Arpa di maggiori risorse per monitorare il territorio», ha chiesto Gerlegni. «Nessun passo indietro sul fattore di pressione – ha assicurato l'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo –: negli incontri con Aib è emerso che gli imprenditori bresciani chiedono di avviare un incisivo percorso di economia circolare dei rifiuti come alternativa all'attuale sistema. La prossima settimana si insedierà un tavolo di lavoro sul tema, e come promesso da Aib, mi aspetto che venga ritirato il ricorso al Tar contro il fattore di pressione». «Non mi faccio carico della moratoria sulle discariche chiesta dalla Provincia – ha proseguito Cattaneo - anzi serve un compromesso tra le esigenze del territorio e quelle degli imprenditori». Infine sui fanghi l'assessore Cattaneo ha affermato che «non accogliamo tutti i fanghi d'Italia. Quelli che vengono trattati coincidono con quelli prodotti in Regione. Anche se ne accogliamo molti da fuori, quelli che arrivano sono di buona qualità. Occorre selezionare le sostanze da utilizzare in agricoltura, classificando le diverse tipologie di fanghi e trattati abbattendo gli odori. Poi la parte di minor qualità delle scorie andrà incenerita».

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