Demolito il ponte maledetto sulla A21 Ruspe in azione nella notte più lunga

Entro stamattina della struttura resteranno solo macerieL’operazione di demolizione del ponte di Montirone si è svolta senza intoppi FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Gà definite le tappe di ricostruzione dello strategico viadotto
Entro stamattina della struttura resteranno solo macerieL’operazione di demolizione del ponte di Montirone si è svolta senza intoppi FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Gà definite le tappe di ricostruzione dello strategico viadotto
Entro stamattina della struttura resteranno solo macerieL’operazione di demolizione del ponte di Montirone si è svolta senza intoppi FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Gà definite le tappe di ricostruzione dello strategico viadotto
Entro stamattina della struttura resteranno solo macerieL’operazione di demolizione del ponte di Montirone si è svolta senza intoppi FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA Gà definite le tappe di ricostruzione dello strategico viadotto

Valerio Morabito L’ultima ricognizione, poi alle 20 di ieri è stata inferta il primo colpo di ruspa al ponte di Montirone. Le operazioni di demolizione hanno rispettato la road map stilata dalle autorità. La polizia stradale di Brescia ha chiuso il tratto autostradale della A21 che scorre sotto il viadotto. Poi sono entrati in azione gli operai di Autovia Padana hanno avviato le operazioni. Nel giro di 12 ore del ponte resteranno solo macerie. La demolizione è il primo passo per liberare Montirone e più in generale l’enclave tra l’hinterland e la Bassa da un isolamento che dura dal 2 gennaio, quando sotto il ponte si consumò un tragico incidente costato la vita a sei persone, tra cui due bambini. Le fiamme divampate dopo il tamponamento lesionarono il viadotto che venne inibito al traffico. Da ieri è iniziata la strada che porterà alla normalità. La società del gruppo Gavio ha preferito di chiudere il tratto autostradale tra l'uscita di Manerbio e Brescia sud in entrambe le direzioni. Autovia Padana ha preso in affitto da un agricoltore di Poncarale due appezzamenti di terra che si trovano al confine di Montirone. I terreni individuati non sono casuali, in quanto sono stati scelti perchè vicini al ponte e sono utilizzati come cantiere per accogliere i resti del cavalcavia numero 217 ed i mezzi necessari per abbatterlo. Stringenti le misure di sicurezza fatte scattare in occasione della demolizione. La Polizia locale di Montirone ha presidiato la strada provinciale 24 ed il vicino parco delle canoe che costeggia l'autostrada. Mentre i colleghi di Poncarale sta controllando l'altro lato del ponte. Il monitoraggio straordinario del territorio, voluto da entrambi i Comuni, aveva come obiettivo quello di tenere lontani i curiosi che si sono avvicinati alla zona in cui si trova il cavalcavia. La Polizia locale ha presidiato la zona fino a mezzanotte e in tarda serata sono arrivati i carabinieri della compagnia di Brescia per rafforzare i controlli. A parte qualche residente che non ha saputo resistere alla tentazione di avvicinarsi al cantiere, in realtà, le forze dell'ordine hanno presidiato i varchi del ponte con tranquillità mentre gli operai di Autovia Padana sono occupati ad abbattere il ponte. In sostanza il cavalcavia è stato smontato pezzo per pezzo. Uno spettacolo - per così dire - che una affollata comitiva di amici si è goduta dal pergolato dell’abitazione rurale più vicina al ponte, mentre consumava una profumata grigliata evidentemente allestita per l’occasione. Il primo abbattimento dei pilastri centrali è avvenuto intorno alle 22. Sono una ventina gli addetti ai lavori che si stanno occupando delle operazioni di abbattimento. In contemporanea la società autostradale ha comunicato, sia sui tabelloni luminosi che sul sito internet, i brevi disagi dovuti alla chiusura di una parte della A21. Nell'attesa che questa mattina vengano ultimate le operazioni di demolizione del cavalcavia, le istituzioni provinciali ed in particolar modo i gestori della A21 sono già proiettati al prossimo step. Ovvero la ricostruzione del ponte. Anche in questo caso bisognerà attendere i tempi della burocrazia ed in particolar modo un'autorizzazione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dovrebbe arrivare entro quattro settimane. Successivamente inizieranno i lavori che dovrebbero durare 8 mesi. Un'opera che dovrebbe essere realizzata su un'unica arcata. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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