Commando
in azione, rapinata
gioielleria

di Giancarlo Chiari
Saracinesche abbassate
Saracinesche abbassate
La rapina alla gioielleria (Fotolive)

Un commando composto da tre persone - una quarta probabilmente in attesa fuori su un’auto pronta per la fuga - ha rapinato ieri sera verso le 18,30 l’oreficeria «Gioielli di Valenza» all’interno del centro commerciale Le Torbiere di via Roma 78 a Corte Franca. Il negozio si avviava verso la chiusura quando tre uomini armati e con il volto coperto sono piombati nel locale che aveva gli espositori pieni di gioielli e di offerte anche per l’approssimarsi di San Valentino.

I RAPINATORI hanno agito indisturbati arraffando i preziosi nelle vetrine. Le due donne presenti dietro al banco quasi non si sono rese conto di quanto stava accadendo. Terrorizzate dalle pistole spianate hanno osservato i malviventi che non hanno detto una parola e fare razzia dei loro gioielli. Da un primo e approssimativo calcolo, il bottino supera i 50mila euro, ma solo quest’oggi si potrà avere una quantificazione esatta. I banditi al momento di scappare hanno creato un diversivo, molto probabilmente per scoraggiare eventuali inseguitori. Si sono impadroniti degli estintori presenti nell’edificio scaricando il contenuto sul pavimento in modo da ostacolare i movimenti. Sul posto è accorso un addetto alla sicurezza che ha pensato ad un incendio, ma ha capito subito che si trattava di ben altro scorgendo i banditi allontanarsi. I pochi clienti invece presenti nello spazio tra oreficeria e uscita si sono rifugiati nel vicino bar riuscendo a capire solo dopo qualche secondo che non c’era pericolo di incendio, ma si trattava di una rapina. Nel frattempo dalla gioielleria l’addetto all’antincendio faceva partire l’allarme e la chiamata al 112. Il comando dei carabinieri ha inviato pattuglie da Erbusco, Adro e Iseo, oltre agli uomini del Radiomobile. La banda che probabilmente contava su uno o due complici aveva intanto preso il largo su una automobile ancora da identificare. Dalla provinciale i malviventi potrebbero essersi diretti verso la vicina autostrada A4, ma il reticolo di strade della zone offre molteplici direzioni, compresa la fuga verso la E35 che a differenza della A4 nella tratta iniziale ha meno caselli e quindi anche l’identificazione di un auto in uscita risulta più difficile.

NEL FRATTEMPO al centro commerciale, i militari hanno raccolto le deposizioni del personale dell’oreficeria, impegnate a riordinare negozio e vetrine saccheggiate in pochi minuti dai rapinatori. Il colpo è durato un attimo, se non fosse stato per la confusione innescata dagli estintori con ogni probabilità in molti non si sarebbero accorto di ciò che stava accadendo. I clienti all’uscita dal lato opposto del centro commerciale hanno raccontato di aver pensato ad uno dei tanti furti vedendo le auto dei carabinieri. Ad una prima stima, come si diceva, il bottino supera i 50mila euro, dopo l’inventario si conoscerà l’importo esatto. Intanto i Carabinieri hanno istituito diversi posti di blocco, mentre si stanno visionando le riprese video della strada provinciale, partendo da quelle del vicino supermercato Esselunga dove alcuni anni fa una banda fece esplodere il Bancomat. Di certo, da quanto i carabinieri hanno ricostruito, ad entrare in azione non sono stati certo rapinatori improvvisati: veloci, determinati, il diversivo dell’antincendio di sicuro studiato, un bersaglio analizzato e osservato con attenzione prima di entrare in azione. •

Suggerimenti