Via Zemogna devastata dal passaggio della Tav La rabbia dei residenti

di Flavio Marcolini
Via Zemogna: il nuovo ponte sul Chiese nel mirino dei residenti
Via Zemogna: il nuovo ponte sul Chiese nel mirino dei residenti
Via Zemogna: il nuovo ponte sul Chiese nel mirino dei residenti
Via Zemogna: il nuovo ponte sul Chiese nel mirino dei residenti

Sono centinaia le criticità emerse sul progetto della tratta Brescia-Verona della linea ferroviaria ad alta velocità. Metonimia delle difficoltà e dello stress a cui saranno sottoposti territori e residenti è un caso che sta incominciando a far discutere. La periferica e suggestiva via Zemogna, stretta stradella che a nord del centro abitato, porta verso la campagna e il fiume Chiese, fra il campo sportivo Vincenzo Bianchi e l’autostrada A4, sarebbe destinata a diventare - stando a dettagli che verranno perfezionati con l’acquisizione del progetto esecutivo dell’opera -, la principale arteria di collegamento fra Calcinato e la statale 11 che porta a Brescia. L’ipotesi sempre più concreta che divenga una strada a lunga percorrenza inquieta chi ci abita e lavora: una decina di famiglie in tutto, residenti in villette, ma anche un’azienda ortofrutticola di pregio e piccoli insediamenti produttivi. QUESTI CITTADINI, dopo aver partecipato mercoledì scorso in municipio all’incontro promosso dal Comune con i tecnici di Cepav Due, si stanno organizzando congiuntamente per proporre una variante al progetto che suggerirebbe di spostare leggermente a sud l’ampliamento della via - dove si trovano il campo sportivo e una proprietà privata da tempo in disuso - evitando di vedersi espropriate parti consistenti dei propri terreni e immobili. In fondo a via Zemogna verrebbe inoltre costruito un nuovo ponte sul Chiese, ben più ampio di quello storico di origine romana che lo attraversa più a sud, il quale immetterebbe a est in via Cavour, a Calcinatello, la storica strada di collegamento con la statale che porta in città. L’amarezza di questi cittadini si evince dalle parole di alcuni di loro, raccolte all’uscita dall’incontro: «Ci sentiamo presi in giro dal Comune che punta il dito contro Cepav Due, mentre questo progetto nulla ha a che fare con la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità, ma si tratta di opere accessorie richieste espressamente dal Comune per compensare il disagio dovuto al passaggio del Tav sul proprio territorio».

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