Un commissario
prenderà il posto
di Scaroni

di Valerio Morabito
Il pubblico all’assemblea di lunedì sera sul controllo di vicinato
Il pubblico all’assemblea di lunedì sera sul controllo di vicinato
Il pubblico all’assemblea di lunedì sera sul controllo di vicinato
Il pubblico all’assemblea di lunedì sera sul controllo di vicinato

La misura restrittiva emessa dal tribunale del Riesame di Brescia nei riguardi di Angelo Scaroni, che gli impedisce di esercitare qualsiasi attività imprenditoriale, mette ancora più in risalto una contraddizione in termini. Come può ancora Scaroni gestire i migranti che gli sono stati affidati in questo ultimo anno? Ed in più: qualora la sua società Agriscar venisse sollevata dal compito di occuparsi dei migranti, cosa ne sarà di queste persone al momento ospitate nelle sue strutture?

AGLI INTERROGATIVI ha risposto il prefetto Annunziato Vardé intervenuto lunedì sera all’assemblea pubblica sul «controllo del vicinato» che si è tenuto nella sala consiliare del Comune di Montichiari. «Subito dopo l'arresto di Angelo Scaroni - ha psiegato il prefetto Vardé - abbiamo contattato il presidente dell'Anac Raffaele Cantone il quale nelle prossime settimane nominerà un commissario straordinario per la gestione dei richiedenti asilo che erano stati affidati all'imprenditore di Montichiari».

Si attende così che il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione indichi un commissario per gestire il contratto che tutt'oggi è in essere tra la Prefettura e Scaroni e che per forza di cose non può più avere come interlocutore l'imprenditore di Montichiari il quale, per la precisione, non potrà esercitare attività imprenditoriale individuale e neanche con ruoli all'interno di consigli di amministrazione.

Dunque è improbabile, per non dire impossibile, che l'attività svolta negli ultimi mesi da «Agriscar», ditta legata a Scaroni e finita nell'occhio del ciclone per le modalità con le quali si occupava dei richiedenti asilo, possa proseguire nei mesi a venire.

IN ATTESA di sciogliere questo nodo, però, i richiedenti asilo ospiti tra Carpenedolo (cittadina dalla quale è partita l'indagine grazie all'attività dei carabinieri guidati dal maresciallo capo Alfonso Gentile), Isorella (dove è andato in scena per mesi un braccio di ferro tra la ditta di Scaroni ed il Comune sull'agibilità degli appartamenti che hanno ospitato i profughi), Montichiari (realtà nella quale sono stati diversi i controlli da parte delle forze dell'ordine e del Comune) ed altri paesi bresciani continueranno ad essere gestiti dalla Agriscar. Una contraddizione, appunto, che verrà presto risolta con l'indicazione del commissario straordinario da parte del presidente dell' Anac Raffaele Cantone.

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