Non c’è più previsione che tenga per il cantiere aperto da tempo in via Sant’Antonio di Castelcovati. Il Comune non si sbilancia sulla fine dei lavori nella centralissima via: le opere sono state avviate già in aprile, ma l’arteria è ancora chiusa nonostante di fatto non ci si sia mai fermati. Si rischia concretamente di sfondare nel prossimo anno, e sulle cause del ritardo, l’assessore ai Lavori pubblici Demis Nodari taglia corto: «Quando ti trovi a fare i conti con Telecom e altre aziende di portata nazionale ti confronti con ritardi enormi; con una inefficienza che mette in difficoltà le amministrazioni e i cittadini». PREVEDIBILE la rabbia dei residenti e dei negozianti, che non si risparmiano in critiche raccolte dall’amministrazione. Che però chiarisce le ragioni dello stallo. «Intervenendo sui sottoservizi - continua Nodari - ci siamo comportati con grande attenzione. Abbiamo contattato anche l’Enel, i gestori del gas e A0b2: tutti hanno preferito intervenire per ammodernare le reti. Si tratta dell’area più antica del paese, per cui è facile immaginare le condizioni delle tubazioni sottostanti, che ora sono state rimesse a nuovo». Lo stato dei lavori vede attualmente completate gran parte delle sottoreti. Il lato Ovest, con la demolizione e la realizzazione dei nuovi marciapiedi, è stato concluso, mentre si sta procedendo sui marciapiedi a Est, che verranno pure demoliti e rifatti. A dare speranza è stato lo spostamento di una barriera a Sud della via che ha consentito alcuni metri di accesso ai veicoli, ma non significa la fine del cantiere. «A Sud in realtà - spiega l’assessore - non è ancora stato ultimato il cantiere, per cui abbiamo preferito aprire per favorire l’accesso al centro. Intanto, a compensazione dei disagi ripeteremo nel 2019 il taglio dell’80% della Tari per i residenti». •