Sos per la parrocchiale minacciata dal traffico

di Riccardo Caffi
Una delle crepe comparse sui muri della parrocchialeLe volte affrescate a metà Settecento dal Carloni
Una delle crepe comparse sui muri della parrocchialeLe volte affrescate a metà Settecento dal Carloni
Una delle crepe comparse sui muri della parrocchialeLe volte affrescate a metà Settecento dal Carloni
Una delle crepe comparse sui muri della parrocchialeLe volte affrescate a metà Settecento dal Carloni

La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo è bella, grande, ariosa, armonica. È un vero gioiello architettonico, uno scrigno colmo di affreschi e di tele importanti, la cui preziosità è messa in serio pericolo, perché la stabilità dell’edificio è compromessa e la struttura rischia di cedere. Il parroco di Orzivecchi don Giuseppe Albini chiama la popolazione ad una prova di generosità straordinaria, per rimettere in sesto la parrocchiale. La solidità e la sicurezza del settecentesco edificio che, privo di sagrato, si affaccia direttamente sulla trafficatissima Sp 235 Orceana sono minacciate dalle vibrazioni provocate dai veicoli di ogni stazza che transitano senza tregua davanti al portale d’ingresso. La facciata della parrocchiale tende a inclinarsi a sud, verso la provinciale, e a est, sul lato dove sorge il campanile eretto su base di palafitte. Il cedimento ha provocato quattro anni fa, sulla parete opposta, l’apertura di una lunga crepa, che rimane visibile e minacciosa sulla fiancata ovest, che dà su via Conti Martinengo. Il progetto di risanamento accarezzato dal parroco comprende anche il restauro completo dell’interno, partendo dal rifacimento del vecchio impianto di riscaldamento a pavimento e proseguendo con la pulitura e la sistemazione degli affreschi che decorano le volte della chiesa, ma il primo intervento deve necessariamente essere volto al consolidamento della struttura, mediante la realizzazione di sotto murature per arrestare l’inclinazione e il temuto crollo verso il lato della torre campanaria. Nel 1965, la parrocchia di Orzivecchi aveva affrontato un complesso intervento di imbragatura, saldando tra loro la copertura e la facciata che incombeva sulla via principale. Ma dopo mezzo secolo l’efficacia dei tiranti fissati in quella occasione è venuta meno e l’inclinazione è ripresa inesorabile. Edificata alla metà del ’700 su disegno dell’architetto Antonio Corbellini, la parrocchiale è un edificio maestoso e ben proporzionato, le cui volte nel 1755-56 vennero affrescate dal comasco Carlo Innocenzo Carloni, famoso per la luminosità dei suoi dipinti che decorano palazzi e chiese di Germania, Austria e Lombardia. All’interno della chiesa, la pala del Moretto, le tele di Grazio Cossali, Francesco Paglia, Pietro da Marone, la Via Crucis di Sante Cattaneo e altri dipinti. Domenica 10, in occasione della manifestazione «Artisti in Strada», la parrocchia organizza visite guidate alla chiesa dei Santi Piero e Paolo e ai suoi tesori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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