Sfregiò con l’acido l’ex La Cassazione decide il destino dei due figli

di M.P.
Elena Perotti in un processo
Elena Perotti in un processo
Elena Perotti in un processo
Elena Perotti in un processo

Sarà il 18 dicembre, esattamente tra una settimana. Quel giorno Elena Perotti attenderà un altro responso della giustizia. Per la ragazza che è stata condannata per le gravissime lesioni provocate con l’acido e per lo stalking all’ex fidanzato William Pezzulo di Travagliato la scadenza è importantissima sotto un altro punto di vista. Quello dell’adottabilità dei figli. Il tribunale dei minori di Brescia ne aveva stabilito l’adottabilità, in direzione opposta era andata la corte d’appello, sempre di Brescia. Ma la procura dei minori ha impugnato la decisione presa in secondo grado. Quindi ora sarà la Corte di cassazione chiamata a pronunciarsi. ELENA PEROTTI, assistita dall’avvocato Maria Cristina Tramacere, è attualmente ai domiciliari, disposti nei suoi confronti per ragioni di salute. Sta combattendo una battaglia molto dura sul piano della salute, ma in questi anni ha affrontato un percorso che la sta portando alla laurea in beni culturali con la tesi in fase di preparazione. Il conseguimento dovrebbe avvenire l’anno prossimo. Un impegno che, a quanto si è appreso Elena Perotti ha scelto di affrontare anche per gestire in modo meno pesante la situazione emotiva derivante dall’impossibilità di tenere i figli con sé. L’udienza del 18 dicembre riguarda, in ogni caso, solo uno dei due figli. Una pronuncia, che va ad aggiungersi a una vicenda in ogni caso molto complessa, ma che potrebbe portare sviluppi decisivi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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