Scoperta una positività al virus «West Nile»

Grazie all’Ats l’emergenza aviaria è stata affrontata in modo incisivo
Grazie all’Ats l’emergenza aviaria è stata affrontata in modo incisivo
Grazie all’Ats l’emergenza aviaria è stata affrontata in modo incisivo
Grazie all’Ats l’emergenza aviaria è stata affrontata in modo incisivo

Magda Biglia Una provincia da oltre 13 mila allevamenti (4mila solo quelli di bovini), da 13 milioni di capi fra avicoli (più di 11 milioni), bovini (452 mila), suini (più di un milione), poi ovini, equidi, cervidi, pesci, api. Spetta alla Commissione provinciale risanamento dell'Ats la sorveglianza sulla qualità sanitaria. Ieri, nella sede di via Duca degli Abruzzi, la responsabile del Servizio sanità animale Gemma Brenzoni ha illustrato la relazione annuale sul lavoro svolto. Nodo di emergenza, fra ottobre e dicembre, l'influenza aviaria e il conseguente abbattimento totale in 22 aziende, sui 25 focolai rilevati, il primo a Lonato, il secondo a Gambara. In totale sono stati abbattuti più di un milione e 200mila capi. Ma ancora in Regione si è registrato in marzo un episodio in un'azienda di tacchini nella Bergamasca. Più di 100 mila i campioni prelevati. PER IL RESTO non ci sono state situazioni gravi. Quanto ai bovini, la provincia è stata dichiarata indenne da tubercolosi, brucellosi e leucosi. A campione sono stati effettuati 300 controlli sulla registrazione degli animali: 14 gli esiti negativi, di cui 10 per bovini, 4 per ovini, il 4,6 per cento. Altri controlli hanno riguardato la biosicurezza e la malattia vescicolare in 595 allevamenti di suini, la biosicurezza in 399 allevamenti avicoli più 121 per la salmonellosi. Un dato del 2018: sono 105 gli allevamenti avicoli con riscontro di non conformità, su 422 verificati tra la fine di novembre e la fine di marzo. All'80 per cento le prescrizioni di manutenzione sono state accolte. Per il resto scatteranno le sanzioni. Ventidue invece gli allevamenti di suini non in regola. Per quanto concerne la paratubercolosi bovina sulla quale all'estero si chiedono garanzie sono stati visitati gli 828 allevamenti aderenti: per ora 266 hanno ottenuto la certificazione, ma solo 2 al livello massimo. Secondo Brenzoni, un buon passo avanti è stato compiuto in Lombardia per l'eradicamento della malattia di Aujesky che in Italia era in ritardo e a Brescia siamo al 99 per cento di indenni. Un monitoraggio speciale entomologico è stato eseguito sulla «west nile disease»: si tratta di un problema con conseguenze non per gli animali ma per l'uomo, un virus portato da una zanzara. Una positività è stata trovata in una postazione di Borgo San Giacomo. IL LAVORO in prospettiva subirà dei cambiamenti che andranno però a regime nel 2021, a seguito del Regolamento Ue che modifica la normativa individuando cinque aree: le malattie inedite con immediato allarme, le malattie da eliminare in tutta l'Unione, le malattie da eliminare in alcuni Paesi, quelle che richiedono misure se uno Stato entra, le malattie da sorvegliare in ogni Stato membro. In tema di riorganizzazione, a seguito invece della riforma sanitaria lombarda, in un comunicato l'assessore al Welfare Giulio Gallera annuncia la fine, con successo, della sperimentazione del distretto veterinario di Leno. «Il modello verrà consolidato con la modifica del piano strategico dell'Ats, ne abbiamo gà dato notizia ai vertici dell’Ats».

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