Rifiuti, produzione in flessione mentre cresce la differenziata

di C.REB.
I flussi  di rifiuti speciali finiscono nelle   discariche della Fascia d’Oro
I flussi di rifiuti speciali finiscono nelle discariche della Fascia d’Oro
I flussi  di rifiuti speciali finiscono nelle   discariche della Fascia d’Oro
I flussi di rifiuti speciali finiscono nelle discariche della Fascia d’Oro

Torna a diminuire la produzione di rifiuti urbani. Il rapporto sui flussi del 2017 presentato ieri al Senato dall’Ispra, fa segnare una flessione a livello nazionale dell’1,7% rispetto al 2016 ed una sostanziale stabilità nel quinquennio 2013-2017 (+0,08%). Il calo si riscontra in tutte le macroaree geografiche, risultando pari al -2,2% nel Sud, al -2% nel Centro e al -1,4% nel Nord. La Lombardia nel 2017 ha prodotto 4.685.489 tonnellate di rifiuti urbani, con una quota pro capite di 466,9 chilogrammi, l’anno precedente erano 477,3. La provincia di Brescia si attesta su una produzione di 639.127 tonnellate, 28.150 in meno rispetto all’anno precedente. LA RACCOLTA differenziata in Italia ha raggiunto il 55,5%. È sempre il Veneto la regione più virtuosa, con una percentuale del 73,6%. La Lombardia ha fatto registrare una media del 69,6%, valore ampiamente superato da Brescia, che raggiunge il 74,1% (era il 69,5% nel 2016) pari a 473.491 tonnellate di scarti differenziati su una produzione di 639.127 tonnellate. Per quanto riguarda le singole frazioni, si registra una raccolta della frazione organica pari a 6,6 milioni di tonnellate a livello nazionale, con un aumento dell’1,6% rispetto al 2016. Si tratta dell’incremento più contenuto dal 2010: fino al 2016 si era, infatti, rilevata una crescita media annua del 7,7%, con un valore massimo del 9,6% tra il 2013 e il 2014. Nella nostra provincia la raccolta della frazione organica è pari a 184.716 tonnellate. La seconda tipologia più trattata in modo differenziato è la carta e il cartone (82.038 tonnellate), segue il vetro, con 50.963 tonnellate, gli ingombranti misti (37.261), la plastica (35.138) e il legno (28.161). NON TUTTE LE REGIONI sono dotate delle necessarie infrastrutture di trattamento dei rifiuti. La scarsità degli impianti fa sì che in molti contesti territoriali si assista ad un trasferimento degli scarti raccolti in altre regioni o all’estero. I rifiuti urbani prodotti nel 2017 sono stati gestiti in 644 impianti. Lo smaltimento in discarica, pari a 6,9 milioni di tonnellate, interessa il 23% dei rifiuti urbani prodotti, evidenziando una riduzione del 6,8%. Le discariche operative in Italia, nel 2017, sono 123, 11 in meno rispetto all’anno precedente. Il flusso dei rifiuti speciali nella nostra provincia è diretto soprattutto nell’area delle discariche di Montichiari e della Fascia d’Oro. Per quanto riguarda l’incenerimento interessa circa 5,3 milioni di tonnellate, con una flessione del 2,5% rispetto al 2016. Scendono a 39 gli impianti (erano 41 l’anno precedente). Nel 2017, i rifiuti urbani inceneriti sono stati quasi 5,3 milioni di tonnellate (-2,5% rispetto al 2016), il 70% dei quali viene trattato al Nord. Il termoutilizzatore di Brescia ha incenerito 719.702 tonnellate di rifiuti e 165.454 tonnellate di materiali ferrosi, ceneri pesanti e scorie non pericolose, rifiuti da processi di abbattimento fumi. Complessivamente, su una produzione di 4.685.000 tonnellate di rifiuti urbani, ne ha smaltiti in discarica 231.000 tonnellate, pari al 5%. L’analisi economica condotta su un totale di 6.345 Comuni rileva, a livello nazionale, che il costo totale medio pro capite annuo è pari, nel 2017, a 171,19 euro per abitante per anno. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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