Reti idriche, canali e fiume: l’acqua rimane sotto esame

di V.MOR.
Le torri di raffreddamento restano le principali sospettate
Le torri di raffreddamento restano le principali sospettate
Le torri di raffreddamento restano le principali sospettate
Le torri di raffreddamento restano le principali sospettate

Le autorità sanitarie e ambientali continuano a scandagliare il territorio della Bassa bresciana orientale. Dopo la sanificazione delle torri di raffreddamento della Cartiera del Chiese di Montichiari, delle Acciaierie di Calvisano e delle Gkn Wheels di Carpenedolo, nelle quali era stata riscontrata la presenza del batterio della legionella, l'attenzione è tornata di nuovo sui principali corsi d'acqua del territorio e sulle reti idriche. Anche se ancora si attendono i dati sulla quarta azienda (situata a Carpenedolo) nella quale sono stati effettuati la scorsa settimana i campionamenti per verificare l'eventuale presenza della legionella anche nelle torri di raffreddamento, appare assodato che in generale le torri hanno veicolato il batterio della malattia infettiva. Ma rimangono ancora in piedi i dubbi sulla causa che ha scatenato questa epidemia, come il batterio sia proliferato negli impianti industriali. Così, dopo che le analisi microbiologiche all'interno dell'abitazione del pensionato di 85 anni residente a Carpenedolo morto per polmonite batterica hanno certificato la presenza del batterio della legionella nel sifone della doccia, si è riaperta la pista dell'acqua. Oltre a nuovi controlli sulle reti idriche, si sta procedendo a monitorare la miriade di canali che da queste parti rappresentano una sorta di ragnatela. Novità, in particolar modo, sono emerse nelle ultime ore al confine tra la Bassa bresciana e l'Alto mantovano. In quest'ultimo territorio le autorità sanitarie hanno avviato delle analisi sul fiume Mincio, sui vari canali dei territori limitrofi ed hanno messo sotto controllo la centrale termoelettrica di Ponti sul Mincio. Continua a rimanere aperta anche l'ipotesi dei fanghi prodotti dalla depurazione degli scarichi civili, di acque industriali, termali e dalle aziende agricole che una volta trattati vengono reimmessi nei terreni coltivati come alternativa alla fertirrigazione. Insieme al fiume Chiese, in sostanza, si tratta dell'unico punto in comune tra tutti i territori colpiti dall'epidemia visto che in queste zone gli spandimenti vengono effettuati costantemente. Infine, tornando alla vicenda della torri di raffreddamento, il sindaco di Calvisano Giampaolo Turini ha dichiarato che «i dati resi noti dalle autorità sulle aziende sono da analizzare con attenzione, in quanto è singolare che in maniera simultanea tutte le torri siano state trovate positive al batterio della legionella». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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