Orzinuovi spinge per la fusione

di R.C.
Marco Paderno guida Orzivecchi
Marco Paderno guida Orzivecchi
Marco Paderno guida Orzivecchi
Marco Paderno guida Orzivecchi

Il Comune di Orzinuovi accelera i tempi per la fusione con Orzivecchi. Il Consiglio comunale ha votato a maggioranza la variazione di bilancio (circa 13.000 euro) per conferire ad un tecnico esperto l’incarico di studiare la fattibilità del progetto, evidenziando costi, vantaggi, nuovo assetto degli uffici, ricollocazione dei dipendenti e modifiche della macchina comunale che verrebbe preposta al funzionamento dell’eventuale nuovo ente. Se il matrimonio s’ha da fare, l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Ratti vuole che venga celebrato, con le necessarie delibere consiliari e la consultazione delle due comunità mediante referendum, prima delle elezioni amministrative del prossimo anno, che vedrebbero quindi l’elezione di un unico sindaco al vertice del nuovo comune. I consiglieri di minoranza non condividono la «fretta» ritenendo più opportuno che l’ipotesi venga prima veicolata in maniera chiara ed esauriente alla popolazione. «Lo studio di fattibilità e l’incarico al tecnico dovrebbero giungere al completamento di un iter, di cui siamo solo all’inizio - ha osservato per la minoranza Gianpietro Maffoni - Serve una commissione per cominciare a parlare del progetto». La proposta è stata accolta e il consiglio ha votato all’unanimità la creazione di un gruppo, allargato a tutte le forze politiche e sociali di Orzinuovi, che prenda in considerazione i pro e i contro della fusione con il comune di Orzivecchi. Parteciperà alla commissione anche la Lega Nord, primo partito orceano alle recenti votazioni per il Parlamento. «Non siamo stati interpellati e dobbiamo valutare la proposta - anticipa Federica Epis, segretaria di sezione e neoeletta in Consiglio Regionale -. Certo le fusioni portano in dote una bella somma, ma dopo 10 anni i trasferimenti cessano e a guadagnarci è solo lo Stato, che non deve più sovvenzionare i Comuni». Intanto a Orzivecchi, dove la proposta è già stata illustrata ai cittadini in un paio di assemblee, vanno aumentando le manifestazioni di contrarietà all’ipotesi. «Sono soprattutto reazioni di pancia che esulano da ragionamenti tecnici e da calcoli economici, ma anche di esse va tenuto conto» riflette il sindaco Marco Paderno. «Per celebrare il matrimonio bisogna essere d’accordo in due, ma se una parte è già contraria, il progetto termina qui - ha fatto notare ai consiglieri di Orzinuovi il presidente della Comunità della Pianura Bresciana Severino Gritti -. Rimanga agli atti la nostra scelta coraggiosa, grazie alla quale intendevamo superare le miserie quotidiane dei piccoli comuni». Andrea Ratti ha annunciato per martedì 20 l’incontro dei due consigli comunali, per contare tra gli amministratori quanti siano i favorevoli e i contrari. A questo proposito il suo collega Paderno precisa di essere pronto a proseguire il percorso «se lo vuole tutto il consiglio», ma se la proposta non è condivisa da tutti e già sin d’ora la cittadinanza si mostra contraria, il primo cittadino non esita a sostenere che «è meglio fermarsi». •

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