Omicidio stradale:
indagata la 20enne
dell’investimento

di Valerio Morabito
I rilievi della Polizia stradale sul luogo del tragico investimento avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì a Bassano Bresciano FOTOLIVEOttavio Pini aveva 56 anni
I rilievi della Polizia stradale sul luogo del tragico investimento avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì a Bassano Bresciano FOTOLIVEOttavio Pini aveva 56 anni
I rilievi della Polizia stradale sul luogo del tragico investimento avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì a Bassano Bresciano FOTOLIVEOttavio Pini aveva 56 anni
I rilievi della Polizia stradale sul luogo del tragico investimento avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì a Bassano Bresciano FOTOLIVEOttavio Pini aveva 56 anni

È indagata con l’accusa di omicidio stradale. La procura della Repubblica di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati in nome della giovane che nella notte tra martedì e mercoledì primo novembre ha investito e ucciso a Bassano Bresciano Ottavio Pini: il 56enne di Pontevico che stava spingendo l’auto della figlia rimasta in panne è stato investito da una ventenne al volante della Lancia «Y» finita contro la Daewoo guasta. La giovane è sotto shock, non ricorda, non parla. Al citofono della sua casa di Alfianello risponde la madre, che però preferisce non rilasciare dichiarazioni sul tragico incidente avvenuto lungo la 45bis. «Non abbiamo niente da dire. Come sta mia figlia? E come volete che stia?», ha chiesto retoricamente.

NEL PAESE della Bassa la ragazza non è molto conosciuta perché per un certo periodo ha vissuto a Manerbio. La nonna, che vive non troppo distante dall'appartamento della nipote ad Alfianello, però ha spiegato di aver sentito la figlia due giorni fa. «Anche lei è molto provata da tutta questa situazione. Questa è una tragedia per la famiglia di Ottavio Pini, ma anche per noi», ha aggiunto l’anziana.

La 20enne lavora in un bar di Pontevico. Ieri pomeriggio nella piazza centrale c'erano poche macchine parcheggiate di fronte al bar. Dietro al bancone una ragazza impegnata a servire i pochi clienti in attesa del pienone per il quotidiano aperitivo: era la cugina della giovane di Alfianello, che lavora nello stesso bar. «L'ho sentita al telefono - ha raccontato -. Ma è spaesata, non ricorda quegli attimi drammatici».

LA NOTTE di quel maledetto incidente, prima di salire a bordo della Lancia «Y», la 20enne si trovava al bar di Pontevico. «Ma quella sera non lavorava, era venuta nel locale insieme a delle sue amiche; anche se non so a che ora, con precisione, è andata via perchè c'era molta gente nel bar ed io ero impegnata a servire i clienti».

Era stata una sera come le altre, insomma, in compagnia di amici, finchè non si è trasformata in un incubo.

La barista, oltre a lavorare per il locale di Pontevico, da più di un anno frequenta l’università. I conoscenti la descrivono «una ragazza come tante: le piace stare con gli amici, ascoltare musica e guardare serie tv». Dopo l’incidente l’alcol test ha dato esito negativo. Ciò che è accaduto quella notte sulla strada verso casa appare qualcosa di più grande di lei: una tragedia nella tragedia.

Nel frattempo, dopo l'autopsia effettuata all’Ospedale Civile di Brescia il magistrato di turno ha concesso il nullaosta alla famiglia Pini e questa mattina il feretro di Ottavio raggiungerà l'abitazione di via Domenico Denicotti a Pontevico, dove stasera si svolgerà la veglia funebre. I funerali sono stati invece fissati per lunedì alle 15 nella chiesa parrocchiale del paese della Bassa.

Suggerimenti