Neppure la condanna li ferma:
ladri «irriducibili» in trappola

La grande varietà di prodotti sequestrati ai tre romeni che razziavano i supermercati della Bassa
La grande varietà di prodotti sequestrati ai tre romeni che razziavano i supermercati della Bassa
La grande varietà di prodotti sequestrati ai tre romeni che razziavano i supermercati della Bassa
La grande varietà di prodotti sequestrati ai tre romeni che razziavano i supermercati della Bassa

Solo una settimana fa erano stati arrestati per il medesimo motivo: furto in flagranza di reato ai danni di un supermercato. Davanti al giudice che li aveva condannati a 8 mesi, con pena poi sospesa perché incensurati, avevano giurato che non l'avrebbero fatto più: «È la prima e ultima volta». Promessa tradita, quanto mento da parte di due dei tre romeni colti sul fatto al Family Market di Puegnago del Garda l'8 novembre che, tornati in libertà, sono anche tornati alla carica. E per farlo, hanno aggregato un terzo complice, diverso dal precedente.

IL GRUPPETTO, formato da un 31enne, un 37enne e un 43enne, si è poi spostato di zona, arrivando nella Bassa, dove con la stessa tecnica ha fatto incetta di prodotti alimentari e di cosmetica: cioccolato, formaggio, caffè, liquori, fondotinta. I carabinieri di Carpenedolo, guidati d al maresciallo Alfonso Gentile, si sono accorti dei tre e hanno raccolto le opportune informazioni, incrociandole con quelle a disposizione dei colleghi di Manerba del Garda. Una volta scoperto che erano già finiti in manette solo qualche giorno prima, hanno predisposto gli apportamenti. E il viavai era inequivocabile: i romeni a turno entravano nel supermercato, rubavano la merce, se necessario asportavano i dispositivi anti taccheggio e poi, dopo averla nascosta sotto maglioni o giubbotti, la portavano all'esterno per caricarla su una Mercedes Classe E. Al momento giusto i carabinieri sono entrati in azione bloccandoli. All’apertura del cofano della vettura, hanno notato la gran quantità di prodotti: 300 confezioni di cioccolatini di marca, 170 pezzi di parmigiano da 250 grammi, 400 cialde per il caffè e 15 chili di caffè in polvere. In seguito agli accertamenti è così risultato che la refurtiva conteneva anche quella di altri due punti vendita precedentemente razziati. I tre sono stati arrestati per il furto in flagranza e denunciati per ricettazione, l’auto sequestrata. Il giudice del tribunale di Brescia ha disposto per il 31enne - già denunciato per ricettazione - la custodia cautelare in carcere, l’obbligo di firma in caserma con divieto di ritorno nella nostra provincia per gli altri due. Quando i carabinieri hanno perquisito la loro abitazione di Solferino, in provincia di Mantova, hanno trovato un vero e proprio «market» di merce rubata.

I tre soggetti graviterebbero, infatti, in un sodalizio criminale dedito ai furti nei supermercati, con ogni probabilità su commissione. Non è chiaro a chi fosse destinata la refurtiva e quali siano i canali per piazzarla sul mercato nero, ma sono sempre più frequenti i casi di colpi messi a segno da bande che passano al setaccio i supermercati sottraendo prodotti specifici per i quali, evidentemente, c’è maggiore richiesta. P.BUI.

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