Muore a 8 giorni
dall’investimento
e dona le cornee

di Marco Benasseni
La vittima dell’investimento è stata ricoverata al Civile dove nonostante il prodigarsi dei medici è deceduta dopo otto giorni di agonia
La vittima dell’investimento è stata ricoverata al Civile dove nonostante il prodigarsi dei medici è deceduta dopo otto giorni di agonia
La vittima dell’investimento è stata ricoverata al Civile dove nonostante il prodigarsi dei medici è deceduta dopo otto giorni di agonia
La vittima dell’investimento è stata ricoverata al Civile dove nonostante il prodigarsi dei medici è deceduta dopo otto giorni di agonia

Un incidente dalla dinamica banale che una serie di circostanze fortuite ha trasformato in tragedia. Dopo otto giorni di agonia è morta per i postumi di un investimento Giuseppina Paderni, vedova Mattei. Aveva 72 anni, era residente a San Vigilio di Concesio e il 24 aprile aveva riportato un trauma cranico cadendo a terra in seguito all’ impatto con un’auto in retromarcia.

NONOSTANTE il prodigarsi dei medici del reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Civile, lunedì sera il cuore dell’anziana ha cessato di battere per sempre.

«Se n’è andata una piccola grande donna - osserva un’ amica della famiglia della vittima facendosi portavoce del cordoglio dell’intera comunità -: Giuseppina era una persona speciale, discreta ma sempre pronta a tendere la mano al prossimo in difficoltà».

L’incidente è stato ricostruito in ogni aspetto dalla Polizia stradale di Brescia e Iseo.

«È stata una disgrazia», conferma Anna, la figlia di Giuseppina Mattei. Una 40 enne residente a San Vigilio, mentre effettuava una manovra in retromarcia non si è accorta di essere sulla traiettoria della pensionata e l’ha urtata. Un impatto a velocità moderata. «Ma tanto è bastato perchè mia mamma cadesse a terra riportando un trauma cranico - racconta Anna Mattei -. È stata trasportata immediatamente in ospedale, poi è subentrato il coma e, purtroppo, lunedì è stato constato il decesso. La persona che era al volante dell’auto ha trepidato insieme a noi: ha chiamato ogni giorno per informarsi sulle condizioni di mia madre. La morte è stato un brutto colpo anche per lei».

IL DRAMMA ha lasciato un grande vuoto nella comunità. Giuseppina Paderni era conosciuta da chiunque nella zona nord di San Vigilio verso Cailina. Era una persona minuta, ma a piedi si muoveva in lungo e in largo trovando sempre il tempo di aiutare chiunque avesse bisogno. Rimasta vedova 15 anni fa, aveva scoperto un mondo di solidarietà ed amicizia. Il marito Bruno Mattei era stato stroncato da un infarto a soli 57 anni di età, e Giuseppina aveva trovato nel volontariato la forza di reagire. Era praticamente in continuo movimento: durante il palio di San Vigilio faceva parte dello staff di cuoche del punto-ristoro allestito dai ragazzi dell’oratorio. Giuseppina si prodigava nelle consegne a domicilio del notiziario della parrocchia e copriva i turni al bar del centro giovanile. Una persona di grande cuore, che con il suo esempio di vita ha fatto in modo che la disgrazia possa oggi parlare anche il lessico della speranza e dell’altruismo.

«Mia mamma era conosciuta per la sua grande generosità - ricorda la figlia Anna -: per questo siamo certi di aver interpretato la sua volontà quando abbiamo acconsentito alla donazione delle cornee».

L’ULTIMO DONO di Giuseppina Paderni restituirà a una vita normale un’altra persona. In queste ore di profonda tristezza la comunità di San Vigilio si è stretta attorno ai figli della vittima Anna, Marco e Massimo. Per l’ultimo saluto bisognerà attendere. La magistratura ha disposto l’autopsia che verrà eseguita questa mattina al Civile. Al termine dell’esame autoptico - un atto dovuto per accertare un nesso fra l’incidente e la morte dell’anziana -, arriverà il nullaosta alla sepoltura. A quel punto sarà possibile fissare la data dei funerali.

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