Moria di pesci nella roggia Lusignolo

di V.MOR.
Le carcasse dei pesci morti lungo il corso della roggia Lusignolo
Le carcasse dei pesci morti lungo il corso della roggia Lusignolo
Le carcasse dei pesci morti lungo il corso della roggia Lusignolo
Le carcasse dei pesci morti lungo il corso della roggia Lusignolo

Ennesimo episodio di inquinamento nella Bassa. L’allarme è stavolta scattato lungo la roggia Lusignolo che dà il nome all’omonimo parco naturalistico di San Gervasio. Nel corso d’acqua si è registrata una diffusa moria di pesci nel tratto che scorre in località Casacce. La Polizia provinciale sta indagando sull’episodio che sembra ormai appurato è stato provocato dalla percolazione di liquami sparsi nei campi circostanti. Da ieri dalla roggia Lusignolo defluiscono centinaia di carcasse di pesci. I primi accertamenti hanno escluso che si tratti di un fenomeno naturale legato alla scarsa ossigenazione delle acque. L’attenzione si è così rivolta ai reflui zootecnici sparsi in prossimità del bosco del Lusignolo incastonato tra una zona a vocazione agricola e il parco dell’Oglio. La riserva è una delle dieci grandi foreste di pianura e di fondovalle. Una circostanza che amplifica le ricadute di un inquinamento in una zona particolarmente vulnerabile. Gli agenti della Polizia provinciale hanno recuperato campioni di acqua e di carcasse di pesci. L’episodio ribadisce quanto sia problematico il rapporto tra il patrimonio naturale e l’impiego dei liquami e dei fanghi di depurazione in agricoltura. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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