Milzano sceglie tra continuità o svolta: welfare e sicurezza saranno decisivi

di Gloria Baronchelli

Il sindaco uscente Massimo Giustiziero va a caccia del mandato bis alla guida della lista «Milzano Progetto Comune». Sulla strada verso il rinnovo della fiducia c’è Pierangelo Bertoni, candidato con «Milzano unito». Entrambi si prefiggono lo stesso obiettivo: coinvolgere i cittadini nella vita amministrativa. Ma qual è il valore aggiunto che offre alla comunità il vostro programma? «Abbiamo lavorato duramente in questi 5 anni di crisi - risponde per primo Giustiziero -, ma ne siamo usciti vittoriosi grazie all'impegno e alla dedizione per questo incarico. Abbiamo operato con passione e tenacia e siamo riusciti a ottenere grandi risultati e a portare a termine opere che sono diventate patrimonio della collettività. La nostra determinazione e l'esperienza maturata durante il mandato sono la miglior garanzia per i cittadini». Per Bertoni «bisogna sprigionare le risorse di Milzano ancora ingabbiate. Se per territorio intendiamo l'insieme delle componenti umana, ambientale e produttiva che lo costituiscono, mi permetto di evidenziare la capacità dei singoli componenti della nostra lista nell'interpretare i differenti bisogni e le esigenze collettive che si palesano quotidianamente. Penso alla diffusa insicurezza nella nostra comunità, aggravata da continui atti di criminalità, recenti sono gli interventi dei carabinieri per spaccio e tentativi di furto. Fatti che non possono più essere tollerati. Penso alle inesistenti proposte per i giovani, ad un'offerta culturale latente, alla questione partecipativa dei cittadini, alle gravose imposte comunali, alla mancanza di una scuola per l'infanzia, alla situazione ambientale con rifiuti sparsi ovunque lungo le nostre strade e nella campagna, all'impegno costante dei nostri imprenditori che con sforzo danno reddito a molte famiglie di Milzano, agli anziani ed alla loro solitudine». Se eletti sindaci i candidati sarebbero disposto a prendere decisioni «impopolari», ma funzionali allo sviluppo sociale ed economico? «Un sindaco dovrebbe governare il proprio paese pensando sempre di salvaguardare il bene comune - rimarca Giustiziero -. Dovrebbe avere il coraggio e l’onestà intellettuale di prendere decisioni impopolari per il bene della sua gente, tenendo conto che un sindaco deve prima di tutto garantire con il massimo impegno possibile i servizi ai cittadini, perché le sue qualità principali dovrebbero essere: decisionismo, leadership e concretezza». Contrariamente Bertoni afferma che «decisioni impopolari non portano a sviluppo, bensì a criticità che nel tempo andrebbero ad incrinare la relazione di fiducia con i cittadini elettori. Il nostro programma, condiviso da tutti i componenti della lista, si pone come obiettivo la gestione della cosa pubblica con il criterio del “buon padre di famiglia", quindi con buon senso e autorevolezza». Come si può riacquistare concretamente la fiducia e il rispetto verso le Istituzioni? Giustiziero punta al coinvolgimento della cittadinanza: «la crisi dei partiti, l’incertezza politica, le storie che si raccontano attorno ai nostri politici, rendono il clima un po’ freddo verso le istituzioni. Per far riacquistare la fiducia e il rispetto verso quest’ultime da parte dei nostri concittadini, tutto deve partire da noi addetti ai lavori, dobbiamo essere noi stessi ad avere più fiducia ma soprattutto rispettare i nostri concittadini. Per alimentare l’interesse è necessario a sua volta aumentare le occasioni di partecipazione, devono sentirsi ed essere coinvolti nel progetto e non limitarsi ad essere spettatori. Un coinvolgimento che deve essere costante nel tempo, partecipazione attiva nei lavori dell’amministrazione per favorire la fiducia nelle Istituzioni». Dibattiti, confronti e tavoli istituzionali sono secondo Pierangelo Bertoni la strada migliore per riavvicinare i cittadini alle istituzioni: «stiamo vivendo una stagione politica ed istituzionale complessa a livello nazionale. La partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica e amministrativa del proprio Comune è la pietra d'angolo che sostiene l'intero sistema. Se sarà eletto sindaco porterò iniziative pubbliche con dibattiti, confronti, tavoli istituzionali con relatori competenti al fine di coinvolgere l'intera cittadinanza. In particolare, mi rivolgerò ai giovani, che della politica sembrano i meno interessati in questa fase storica. Una comunità che si lascia coinvolgere ed interagisce direttamente, non subisce la comunicazione passiva delle televisioni ed è in grado di formare autonomamente il proprio pensiero politico. La nuova amministrazione, inoltre, sarà aperta e disponibile ad illustrare alla cittadinanza le dinamiche amministrative del Comune». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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