Mercato in esilio, ambulanti «depressi»

di Valerio Morabito
Attilio Lucchetti non vede l’ora di  tornare in piazza Treccani Per molti  ambulanti il  mercato sarebbe diventato troppo anonimo Per gli operatori la disposizione dei banchi è troppo dispersiva
Attilio Lucchetti non vede l’ora di tornare in piazza Treccani Per molti ambulanti il mercato sarebbe diventato troppo anonimo Per gli operatori la disposizione dei banchi è troppo dispersiva
Attilio Lucchetti non vede l’ora di  tornare in piazza Treccani Per molti  ambulanti il  mercato sarebbe diventato troppo anonimo Per gli operatori la disposizione dei banchi è troppo dispersiva
Attilio Lucchetti non vede l’ora di tornare in piazza Treccani Per molti ambulanti il mercato sarebbe diventato troppo anonimo Per gli operatori la disposizione dei banchi è troppo dispersiva

L’esilio del mercato di Montichiari è ormai agli sgoccioli, proprio come la pazienza dei commercianti ambulanti. Se inizialmente a lamentarsi del calo del cassetto erano stati soltanto gli operatori del comparto alimentare, ora anche i venditori del «no food» mostrano preoccupazione. Emblematici i pareri raccolti ieri mattina tra i banchi sistemati nel piazzale del centro Fiera che salvo contrattempi resterà la sede del mercato fino a maggio. «Inizialmente lo spostamento aveva avuto dei risvolti positivi con un flusso maggiore di visitatori - osservano i titolari di Gatti biancheria -. Ma evaporato l’effetto novità dopo è stato un disastro. Non vediamo le nostre clienti abituali da mesi - ammettono i commercianti di Ghedi - e il Comune, come avvenuto invece in altri paesi dove è stato necessario trasferire il mercato settimanale, non ha offerto neppure degli sconti sui tributi». «Gli incassi sono oggettivamente calati - ammette Maura Lissana di Flero accessori per le calzature-. Disponiamo di uno spazio maggiore rispetto a quello che ci veniva offerto in centro, la clientela è diminuita in maniera drastica». ANCHE GLI AMBULANTI provenienti da Castrezzato e da Gottolengo, che vendono articoli di pelletteria ed oggettistica hanno notato una flessione negli affari. «Montichiari è da sempre una piazza ambita, ma un mercato spalmato in un parcheggio ha disorientato gli acquirenti». «In un contesto generale dove sembra che sia stato smarrito il senso del mercato - incalza Attilio Lucchetti che con il suo banco di jeanseria arriva da Manerbio -, il trasferimento al Centro Fiera ha reso tutto più anonimo». Nonostante il servizio gratuito di bus navetta gratuita dal centro storico al mercato allestito dal Comune, i più anziani specie in caso di maltempo preferiscono non spostarsi. Non tutti i commercianti del mercato storico del venerdì sono insoddisfatti. «Più che calata direi che la clientela è semplicemente cambiata - afferma Vincenzo venditore di merceria che arriva da Sirmione merceria - ma gli incassi sono più o meno uguali». Un concetto condiviso da Claudio Cogno di Acquafredda. «Personalmente non ho registrato una riduzione del fatturato - afferma il commerciante di abbigliamento -, anzi con il trasloco abbiamo acquisito nuovi clienti. Tutto sommato direi che pro e contro si equilibrano». •

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