«Lucesia», la startup
dell’anno è griffata
dagli studenti di Leno

di Milena Moneta
La delegazione degli   studenti del «Capirola» premiata  a Roma
La delegazione degli studenti del «Capirola» premiata a Roma
La delegazione degli   studenti del «Capirola» premiata  a Roma
La delegazione degli studenti del «Capirola» premiata a Roma

«Che impresa ragazzi!». La denominazione del premio nazionale è diventato lo slogan ufficiale della classe 5 A del corso di Sistemi informativi aziendali dell’istituto «Capirola» di Leno che si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento con il progetto «Lucesia».

LA STARTUP creata dagli studenti della Bassa è stato giudicata la migliore a livello italiano dalla Fondazione per l’educazione finanziaria ed il risparmio. L’iniziativa chiedeva agli studenti delle superiori di cimentarsi nella stesura di un business plan, ovvero il documento che permette di definire e riepilogare il progetto imprenditoriale, le linee strategiche, gli obiettivi e la pianificazione patrimoniale, economica e finanziaria. Il prologo alla creazione di un’azienda. La cerimonia di premiazione è stata ospitata martedì dalla Sala Scuderie di Palazzo Artieri, a Roma. Il podio è stato completato dall’Itis di Pontedera che ha «inventato» una app aziendale e il liceo classico di Senigallia, che ha realizzato un progetto relativo al teatro, con caratteristiche di marketing e digitali interessanti. Gli studenti di Leno hanno fondato la società «Lucesia», specializzata in lampade da tavolo e da soffitto utilizzando la carta e luci al led. Il prodotto della startup, si legge nelle motivazioni del premio, «ha posto attenzione al dettaglio e all’eleganza, all’equilibrio tra funzionalità e emozione, suscitata dalla forma e dalla luce che si sprigiona». Hanno messo in piedi una piccola fabbrica e venduto il prodotto non solo a scuola o in famiglia, ma anche allestendo bancarelle al mercato locale. A guidarli in una specie gioco di ruolo di impresa l’insegnante di Economia Claudia Franchi, coadiuvata dall'intero consiglio di classe.

I tre progetti sono stati premiati perché concretamente realizzati a diffondere cultura del lavoro e del fare, autoimprenditorialità, cittadinanza attiva. Anche se un elogio particolare è andato alla tenacia dell'imprenditoria bresciana e alla sua «cultura del lavoro», appunto. Il premio consisterà in un viaggio per l’intera classe.

Alla cerimonia erano presenti fra gli altri Miro Fiordi, vice presidente Fer, Gabriele Toccafondi, sottosegretario del Miur, Giovanna Boggio Robutti, direttore generale Feduf, Antonio Patuelli, numero uno dell’Associazione Bancaria Italiana.

COMPRENSIBILE la soddisfazione della dirigente del Capirola Ermelina Ravelli che incassa l’ennesimo successo nazionale della sua scuola. «Quello che conta è l’incoraggiamento, grazie a gratificazioni di questa portata, per i nostri ragazzi a continuare nell’impegno e nello studio e a non sentirsi periferici rispetto ad altre scuole più blasonate e meno giovani della nostra».

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