La rotonda del futuro minaccia l’antico «tesoro» di Orzivecchi

di Riccardo Caffi
L’aspetto attuale della rotonda nel cuore di Orzivecchi
L’aspetto attuale della rotonda nel cuore di Orzivecchi
L’aspetto attuale della rotonda nel cuore di Orzivecchi
L’aspetto attuale della rotonda nel cuore di Orzivecchi

Il Comune di Orzivecchi schiaccia l’acceleratore per realizzare in fretta la nuova rotonda all’ingresso Ovest del borgo, dove la sp 235 incrocia via Matteotti e via Trento, ma dall’opposizione, sostenuta indirettamente dalla Sovrintendenza, arriva un colpo di freno. Non per rallentare l’operazione, ma per salvaguardare gli antichi manufatti che verrebbero in parte seppelliti. L’Ufficio tecnico ha già disposto la chiusura al traffico di via Matteotti (fino al 27 luglio) per realizzare un’opera urgente alternativa alla mini rotatoria «disegnata» sull’asfalto che è già stata teatro di numerosi incidenti, fortunatamente non gravi. Per risolvere i problemi, l’ente locale ha pensato di decentrare il manufatto più a Sud, coprendo un tratto del fossato attuale, dove su via Pastori sboccano anche le vie Del Castello e Marconi. Serviranno quasi 171 mila euro e c’è il via libera della Provincia, che cofinanzia il piano con 40 mila, e per farcela il Comune deve acquistare dai privati 282 metri quadri dell’antica Fossa (destinata a verde) che circonda il centro. E QUI nascono i problemi: «Una colata di cemento e asfalto seppellirebbe una parte del millenario manufatto che caratterizza il nostro paese e cancellerebbe eventuali tracce delle arcate del ponte sotto via Pastori, quallo che probabilmente scavalcava il fossato e consentiva il passaggio dal lato Nord a quello Sud della strada - osserva il capogruppo di minoranza Fulvio Cominotti -. Prima di coprire tutto bisognerebbe capire se ci sono resti». L’incrocio è affollato pericoloso soprattutto negli orari di ingresso e uscita dalle scuole di via Matteotti. Per risolvere il problema, la minoranza propone «l’attraversamento pedonale luminoso intelligente con una illuminazione a led (dal costo di 7.000 euro), oppure un semaforo intelligente, che diventa rosso quando il veicolo in arrivo supera i 30 o i 50 orari (al costo di 20 mila)». «Vogliamo sia garantire la sicurezza sia difendere la fossa» aggiunge Cominotti, ricordando che in una lettera inviata al Comune, la Sovrintendenza archeologica evidenzia che «il territorio comunale di Orzivecchi è diffusamente interessato dal ritrovamento di siti di età romana e medievale». «La Sovrintendenza - conclude il capogruppo - ci esorta a riservare attenzione all’intero centro, compresa la fascia dell’ex fossato perimetrale il cui impianto coincide con l’abitato di fondazione altomedioevale». •

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