La banda del bancomat ancora a segno

Non dà tregua la banda del bancomat. L’ultimo colpo è stato messo a segno la notte scorsa ad Acquafredda: intorno alle 3.45 una banda di malviventi ha fatto saltare in aria lo sportello di Ubi Banca. Quella che da qualche tempo a questa parte è diventata una preoccupante routine nel Bresciano (l'ultimo episodio è avvenuto una settimana fa a Palazzolo), si segnala con il solito modus operandi da parte della banda. Stando ad alcune testimonianze dei residenti verso le 3.45 si sono sentite due forti deflagrazioni che hanno svegliato di soprassalto i residenti dei dintorni di via della Repubblica. I banditi dopo il botto sarebbero fuggiti con circa 30 mila euro. I carabinieri della stazione di Carpenedolo chiamati dopo l’allarme hanno trovato 5 mila euro all'ingresso della banca. Con grande probabilità i malviventi, forse impauriti dall'arrivo delle forze dell'ordine, hanno perso per strada una parte del bottino. Ad entrare in azione ad Acquafredda è stato un gruppo composto da almeno da 4 persone che hanno fatto esplodere il dispenser dei contanti caricato di banconote in vista del week end. I ladri, giunti a bordo di un'auto scura (dovrebbe trattarsi di una Golf), hanno spostato la telecamera di videosorveglianza della banca verso l'alto e successivamente con i volti coperti da passamontagna sono passati all’azione. SECONDO i primi rilievi dei carabinieri, la banda avrebbe impiegato una tecnica ormai consolidata, la cosiddetta «marmotta», ovvero una specie di pala da pizzaiolo caricata di esplosivo ed infilata nella fessura del bancomat per farlo esplodere. La doppia deflagrazione è stata particolarmente violenta ed ha creato ingenti danni all'ufficio. L’edificio in cui si trova la filiale della banca ospita al primo piano un'abitazione è disabitata. Mentre il botto ha tirato giù dal letto mezzo paese, i banditi hanno arraffato le banconote sparpagliate intorno al bancomat, hanno controllato le casse all'interno dell'ufficio e poi sono fuggiti a bordo di un'auto scura perdendo però circa 5mila euro all'ingresso. Le indagini si preannunciano complesse, anche se in questo caso i carabinieri potranno usufruire dei filmati della videosorveglianza comunale che hanno ripreso l'auto con a bordo la banda del bancomat. • © RIPRODUZIONE RISERVATA