L’ombra di Trump spaventa gli agricoltori

di Francesco Di Chiara
Il tavolo dei relatori al convegno di Montichiari
Il tavolo dei relatori al convegno di Montichiari
Il tavolo dei relatori al convegno di Montichiari
Il tavolo dei relatori al convegno di Montichiari

Parole tante, speranze poche per una soluzione della crisi del comparto agricolo-zootecnico, tema al centro del convegno clou di ieri, nell’ambito della 90° Fiera agricola e zootecnica di Montichiari, dal titolo «Agricoltura, redditività, futuro». Di fronte ad un pubblico davvero esiguo, non più di un centinaio le persone presenti nella sala civica Scalvini del Centro Fiera, i relatori si sono sforzati di offrire ricette per una rapida fuoriuscita dal tunnel della crisi delle filiere agroalimentari. NON HA CONTRIBUITO a rasserenare l’ambiente l’assenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, precedentemente annunciato e ieri invece assente «per altri impegni». L’assessore all’agricoltura di Montichiari Mauro Tomasoni ha aperto il convegno sollecitando una collaborazione tra i vari settori per superare le difficoltà evidenti, mentre Pieranna Civera, presidente del consiglio comunale, ha moderato e guidato con competenza il non facile dibattito. Il sindaco Mario Fraccaro si è rivolto ai rappresentanti di Europa, Governo e Regione, soprattutto a queste ultime due alla vigilia della tornata elettorale, presentando un pacchetto di sei proposte: «Meno tasse e più sgravi, valorizzare la qualità dei nostri prodotti, maggior sostegno da parte delle banche, maggior educazione tecnologica, incremento della politica di incentivi per i giovani e maggior razionalità ed unità d’intenti per raggiungere gli obiettivi». A questo punto Anna Civera ha girato la parola ai relatori del convegno. «Se il presidente Trump ci blocca l’export dei formaggi sarà per noi un disastro tombale - subito l’allarme di Antonio Auricchio, il vicepresidente di Assolatte - e poi è necessario darci regole precise e difendere i nostri prodotti per non doversi arrabbiare quando in fiere come questa si trovano sui banchi degli espositori i prodotti similari ai nostri mescolati con quelli Dop». Sulla stessa linea, anche se talvolta con idee non coincidenti con Auricchio è intervenuto Ettore Prandini, presidente regionale della Coldiretti che ha auspicato «regole più precise, stabilità di governo e di rappresentanti in Europa». PER L’EUROPARLAMENTARE Massimiliano Salini occorre sforzarsi «per mettere al centro della politica l’imprenditore agricolo». L’ultimo intervento della prima fase del convegno è stato affidato a Paolo Cova, della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati che ha ricordato come «l’etichettatura dei prodotti alimentari che determinano la loro provenienza produttiva è solo un piccolo passo, il cammino è lungo e passa nel consolidamento delle Cooperative, nella redistribuzione del reddito e nel bloccare la vendita all’estero dei nostri marchi aziendali migliori». La seconda parte del convegno affidata agli avvocati Sergio Di Gangi e Michela Marchesi ha affrontato, grazie all’aiuto di alcune slides, il tema del «sovraindebitamento» che sta causando anche la chiusura di antiche aziende • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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