L’aviaria è solo un ricordo risarcimenti in dirittura

«Il provvedimento atteso è arrivato, iniziamo a rientrare dal periodo di emergenza sanitaria. È stato emanato - spiega Coldiretti Brescia - il provvedimento ministeriale in cui viene definitivamente confermata la revoca della Zur, Zona di ulteriore restrizione, mantenendo comunque in vigore le misure straordinarie di biosicurezza e di riduzione del rischio di malattia nelle regioni ad alto rischio». La Coldiretti saluta con soddisfazione la lenta ma costante uscita dall’emergenza aviaria che ha sterminato gli allevamenti di Lombardia, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Umbria. Nel Bresciano sono stati registrati 22 focolai, un milione i capi abbattuti per danni diretti superiori agli 8 milioni di euro. «Ora resta importante monitorare da vicino la partita relativa agli indennizzi dei danni indiretti e diretti», spiega ancora l’associazione che informa dell’esito della consulta avicola tenuta a livello regionale. «Sui danni diretti, ovvero l’indennizzo per i capi abbattuti, Regione Lombardia ha garantito il rispetto dei 90 giorni previsti per legge. Per i danni indiretti - ovvero per il fermo di allevamento - è emersa la volontà concreta da parte del Ministero, di rendere disponibili, con modalità semplici che a breve renderà note, i 20 milioni di euro - fortemente voluti da Coldiretti - stanziati nella legge di stabilità, ai quali si potranno aggiungere ulteriori fondi a livello europeo». In Lombardia, sempre secondo dati resi noti da Coldiretti, viene allevato oltre il 16 per cento degli avicoli italiani, per un totale di circa 26,5 milioni di capi. La provincia che ospita il maggior numero di polli è proprio quella di Brescia con 11,2 milioni di capi (42,1 per cento del totale regionale), seguita da quelle di Mantova, Cremona e Bergamo. In totale, le quattro province rappresentano il 90% della produzione lombarda e il 14% di quella italiana e si può quindi ben comprendere le preoccupazioni che l’aviaria innesca ogni volta che si manifesta. •