L’auto ritrovata conduce sulla pista del bancomat

di V.MOR.
Controlli dei carabinieri
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Controlli dei carabinieri

È stata recuperata l’auto con la quale una banda di uomini armati ha rapinato pochi giorni fa la macchina a due fratelli di Leno. I carabinieri della compagnia di Verolanuova, coordinati dal capitano Tedros Christian Comitti Berè, sono riusciti a trovare l'Alfa Romeo Stelvio con la quale persone dal volto coperto, ma dal chiaro accento italiano, la notte tra il 16 e il 17 novembre avevano puntate le pistole alla tempia di un 27enne e della sorella 28enne di Leno in un vero e proprio agguato. Lungo la strada bassa, che da Leno conduce a Ghedi, nel territorio di Montirone un'Alfa Romeo Stelvio ha ostruito la carreggiata, bloccando il veicolo, un Volvo V40. Quattro uomini armati e dal volto coperto hanno invitato i due fratelli ad allontanarsi nei campi e si sono allontanati con la loro vettura. I banditi si sono divisi tra le due automobili, ma dopo circa 500 metri hanno deciso di abbandonare l'Alfa Romeo, un gesto che potrebbe essere messo in collegamento con un crimine messo a segno poco distante. In quelle ore i carabinieri della compagnia di Verolanuova stavano infatti effettuando dei controlli per un servizio anti-bancomat in seguito ai numerosi sportelli fatti saltare in zona. Così i rapinatori si sarebbero sentiti in pericolo e alla prima occasione si sono liberati dell’Alfa perchè temevano fosse segnalata. Nella notte, intorno alle 3.40, è stato fatto saltare il bancomat della Banca Popolare di Cremona a Pralboino. I malviventi non sono riusciti ad arraffare le banconote e sono scappati inseguiti dai carabinieri. Potrebbero essere stati propri quelli che poco prima aveva rapinato l’auto ai fratelli di Leno per disporre di un veicolo non ancora segnalato come furto. I carabinieri intanto hanno disposto controlli sull’Alfa recuperata nella speranza di raccogliere qualche elemento in più per dipanare l’intricata matassa. •

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