Isorella riesce a dividersi
anche sul taglio dello smog

La politica a volte riesce a fare cose incredibili; persono a dividere un consiglio comunale, in questo caso quello di Isorella, su un tema che dovrebbe essere condiviso da tutti come il Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc). Che a Isorella è stato avallato dalla maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta.

Durante l’ultima seduta il sindaco Chiara Pavesi ha aperto i lavori ricordando l’obiettivo del piano, ovvero «l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica del 47,7% entro il 2030». Per raggiungerlo, la giunta ha definito 35 azioni; 14 comunali e 21 private. Le prime prevedono interventi diretti su proprietà comunali: efficientamento degli edifici, riqualificazione dell’illuminazione pubblica, realizzazione di impianti fotovoltaici, piste ciclabili, conversione delle auto civiche e installazione di una colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici. Le seconde spaziano dall’installazione di impianti fotovoltaici agli incentivi per il miglioramento dell’efficienza energetica.

Il costo stimato di tutte queste azioni è di 6 milioni e 668 mila euro, e prima del voto, il primo cittadino ha aggiunto, rivolgendosi all’opposizione, che «l’impegno per l’ambiente non ha e non deve avere colori politici. Essere favorevoli è un obbligo morale. Se invece ci si schiera contro, ci si astiene, lo si fa per pura contrapposizione politica».

Niente da fare. Renato Zaltieri e Daniele Filisetti non hanno votato sottolineando le «ambizioni velleitarie del piano. Siamo di fronte a obiettivi ambiziosi - ha proseguito Zaltieri - ma che non mi sembra alla portata di questa amministrazione. Inoltre in nessun documento che finora ci è stato presentato abbiamo trovato traccia della verifica, da effettuarsi attraverso uno studio specifico, sulla viabilità in paese e su come migliorarla per ridurre l’inquinamento dei veicoli a motore che certamente ha un impatto negativo sull’atmosfera». V.MOR.

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