Indice di pressione
I Comuni fanno
muro contro l’Aib

di Cinzia Reboni
I sindaci hanno annunciato ieri mattina l’opposizione al ricorso al Tar degli industriali bresciani contro l’indice di pressione
I sindaci hanno annunciato ieri mattina l’opposizione al ricorso al Tar degli industriali bresciani contro l’indice di pressione
I sindaci hanno annunciato ieri mattina l’opposizione al ricorso al Tar degli industriali bresciani contro l’indice di pressione
I sindaci hanno annunciato ieri mattina l’opposizione al ricorso al Tar degli industriali bresciani contro l’indice di pressione

Sempre più esteso, sempre più trasversale, sempre più determinato. Si rafforza il fronte dei Comuni in difesa dell’«indice di pressione» introdotto dalla Regione che impedisce l'apertura o l'ampliamento di discariche in aree già soffocate dai rifiuti. La misura è stata impugnata davanti al Tar dall'Associazione industriale bresciana che ritiene la norma «penalizzante e priva di fondamenti tecnico-scientifici». DI PARERE diametralmente opposto i 26 Comuni che - 7 direttamente e 19 in gergo ad adiuvandum, a sostegno, oltre all’Associazione Comuni Bresciani - si opporranno in sede giudiziaria al ricorso dell'Aib. La mobilitazione è guidata da Montichiari, e non poteva essere diversamente considerato che la norma regionale si è ispirata proprio allo sfruttamento del suo territorio, con 11 discariche per 15 milioni di metri cubi di rifiuti. Sette i Comuni che tra pochi giorni depositeranno il controricorso: oltre a Montichiari, ci sono Castenedolo, Rezzato, Calcinato, Bedizzole, Ghedi e Mazzano. Il criterio normativo adottato dalla Regione «non rappresenta un atto lesivo della libertà imprenditoriale - spiega Mariachiara Soldini, assessore all’Ambiente di Montichiari - semmai il quoziente di sostenibilità sul quale maturare nuove logiche di impresa. Prima viene sempre la salute rispetto al guadagno e all’economia». «La libertà d’impresa è un diritto inviolabile, e la battaglia per la tutela dell’ambiente non è una guerra contro il mondo produttivo - precisa Marika Legati, primo cittadino di Calcinato -. Ecco perché la tutela del territorio e la salute dei cittadini è un interesse che può e deve coincidere con quelli dell'Aib». «Siamo di fronte ad un passaggio epocale - sottolinea Giulio Barbetta, assessore all’Ecologia e Ambiente di Castenedolo -. Dopo decenni di politiche e attività che hanno compromesso l'ambiente, i Comuni si sono resi conto che è arrivato il momento di cominciare a lavorare per sanare le ferite inferte al territorio e per impedire che si ripetano gli errori del passato». Il vicesindaco di Bedizzole, Flavio Piardi, ha sottolineato come il nuovo indice di pressione «interpreti correttamente il problema della territorialità». «L’indice di pressione abbatte i confini dei singoli Comuni, così come questo tavolo ci mette tutti in rete - osserva Isabella Marchesini, assessore a Mazzano -. Non abbiamo nulla contro gli industriali, ma sulla salute dei cittadini non si tratta. Ne sappiamo qualcosa noi, che abbiamo a che fare con il problema della Portamb». Il tema dell’ecologia e dell’ambiente «è sempre più sentito, soprattutto da parte dei giovani - ha sottolineato Claudio Donneschi, assessore a Rezzato -. Sedersi a questo tavolo significa ascoltare i cittadini con attenzione, condividendo battaglie che hanno a che fare con il futuro delle nuove generazioni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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