Il corteo anti-depuratore ricorda i morti di legionella

di V.MOR.
A destra  Carmine Piccolo
A destra Carmine Piccolo
A destra  Carmine Piccolo
A destra Carmine Piccolo

Il popolo anti-depuratore scende in piazza per bloccare un progetto che rischia di compromettere per sempre la già cagionevole salute del Chiese. Ma la protesta in programma questo pomeriggio a Montichiari avrà un significato particolare perché è promossa anche per solidarizzare con gli ammalati colpiti da legionella e polmonite batterica che attendono ancora la verità sull’epidemia. Un’epidemia innescata proprio a causa delle condizioni di degrado del fiume. DOPO MUSCOLINE e Gavardo - altri paesi minacciati dai terminali del collettore del Garda - la protesta si trasferisce a Montichiari. Il ritrovo è fissato alle 15.30 al parco di via Turati. Il corteo percorrerà 4,5 chilometri lungo il sentiero sterrato che costeggia il fiume. Poi si tornerà al parco dove saranno messe a dimora tre querce, in ricordo delle vittime dell'epidemia di polmonite e legionella dello scorso settembre. «La manifestazione - spiega Carmine Piccolo coordinatore del Comitato di salute pubblica - vuolre ribadire la contrarietà alla realizzazione dell’intero sistema di depurazione lungo l'intera asta del fiume Chiese. Quindi l’opposizione non riguarda soltanto Montichiari». IL COLLETTORE della Bassa sarebbe tra l’altro l’ultimo ad essere realizzato tra cinque anni. E tra cinque anni ha fatto osservare il sindaco Mario Fraccaro che si oppone all’impianto «tutto può cambiare». Al corteo sono attese delegazioni provenienti da tutta la provincia.

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