Il Comune regala la Costituzione ma i neo diciottenni danno buca

di Elia Zupelli
La Costituzione da prezioso documento a regalo poco gradito
La Costituzione da prezioso documento a regalo poco gradito
La Costituzione da prezioso documento a regalo poco gradito
La Costituzione da prezioso documento a regalo poco gradito

Brutta storia quando a una serata tanto attesa danno tutti buca. Ancor più se la serata in questione non è una carnevalata qualunque o uno spiedo in compagnia (con tutto il dovuto rispetto per lo spiedo in compagnia, che sarebbe comunque molto grave disertare) bensì il secondo dei tre appuntamenti organizzati per celebrare altrettanti «grandi anniversari impressi nella memoria storica del popolo italiano e che hanno dato all’Italia un’impronta nazionale democratica». IN PROGRAMMA l’altra sera nella palestra «Mario Lodi» della scuola primaria di Brandico, nello specifico il focus ruotava attorno al «1948: Gli italiani e la Costituzione». Vista l’occasione, il Comune nei giorni scorsi aveva colto la palla al balzo per invitare tutti i neo diciottenni del paese, che avrebbero dovuto riceverne in dono simbolico una copia. E invece, picche! Tabula rasa, maxi bidone, ospiti non pervenuti. «Amareggiato e sconfortato», il sindaco Fabio Pensa si è sfogato pubblicamente con un post su Facebook. E non solo in senso lato: «Neo diciottenni invitati personalmente, 16; neo diciottenni presenti, 0; genitori di neo diciottenni presenti, 0; avvisi per mancata partecipazione, 0; rispetto ed educazione, 0; previsioni per una società e un futuro migliore, 0. Il tutto si commenta da solo», ha scritto. Come annunciato dalle locandine diffuse, anche on-line, dallo stesso Comune di Brandico, la serata si è svolta comunque e ha visto protagonisti con i rispettivi interventi Mario Gorlani, docente di diritto pubblico all’Università degli studi di Brescia, e Veronica Premoli, docente di lettere al liceo «Enrico Fermi» di Salò. Ieri il sindaco Pensa è ritornato ad esprimersi sulla questione: «Le suddette locandine erano in giro da un mese e fa strano notare come anche i genitori prima mettano like e poi non partecipino, senza nemmeno prendersi la briga di avvisare. Quanto ai giovani, che dire: la verità è che di queste cose, della storia italiana!, non frega niente a nessuno. E va da sé quanto tutto ciò sia avvilente e preoccupante. Inutile nasconderlo, c’è molto rammarico - ha proseguito il sindaco - Pensavamo di fare una cosa bella, in particolare per i ragazzi, visto che è anche il loro anniversario, la loro maturità. E invece, niente... un totale disinteresse come quello mostrato l’altra sera fa riflettere e lascia senza parole, soprattutto se pensiamo al futuro. Al loro, al nostro, a quello di tutti, a quello del Paese: non so davvero cosa pensare». Intanto giovedì 6 dicembre, sempre in palestra a Brandico, via libera all’ultimo dei tre appuntamenti tra storia, cultura e memoria. Titolo della serata: «1968: Rivoluzione, andata e ritorno». Difficile immaginare «invasioni di campo», ma una cauta inversione di tendenza potrebbe già essere un segnale incoraggiante. Tanto più che la lezione del ’68 è di quelle che farebbero un grande bene ai diciottenni di allora. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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