Il cargo «precipita»
ma l’aeroporto
spera nell’India

di Valerio Morabito

La flessione delle esportazioni cinesi «gelate» dalla guerra fredda sui dazi con gli Usa che comunque sembra ora avere trovato uno sbocco positivo, e una polarizzazione della movimentazione sugli scali di Bologna e Bergamo stanno zavorrando i cargo che gravitano attorno all’aeroporto di Montichiari. Nei primi quattro mesi dell’anno si è registrata una brusca flessione rallentamento del trasporto merci.

A CERTIFICARLO sono stati i dati diffusi da «Assaeroporti» di Confindustria. Numeri impietosi che confermano come lo scalo bresciano, in attesa di un rilancio, si trovi in una situazione di stallo. Solo ad aprile, l'aeroporto di Montichiari ha dovuto fare i conti con un -38,8% di trasporto merci. Sono transitate soltanto 1513 tonnellate di materiale. Un calo legato all'assenza dei voli cargo che fino a gennaio, con cadenza settimanale, arrivavano da Hong Kong e Baku. A tenere a galla lo scalo ad aprile, sono i voli delle Poste che grazie all’intesa siglata con Amazon ogni notte utilizzano la pista bresciana come centro smistamento. Stando ai dati di «Assaeroporti», c'è da registrare un +3% nel mese di aprile. Al di là delle merci postali, questi numeri hanno messo in evidenza le difficoltà oggettive dello scalo monteclarense. Una situazione che, con il trascorrere dei mesi, sta peggiorando. È sufficiente guardare al mese precedente, ovvero marzo, per capire come il trasporto merci sia finito in questo trend negativo tra la fine dell'inverno e l'inizio dell'estate. Il report di «Assaeroporti», a marzo, ha certificato un -32,3%, con 1984 tonnellate di merci transitate dallo scalo di Montichiari. Soltanto a gennaio e febbraio, rispettivamente con un +5,8% ed un -2,9% i numeri del «D'annunzio» non hanno destato preoccupazione. Tra marzo ed aprile, invece, il crollo del trasporto merci è stato evidente. Un bel problema, considerando che la vocazione dell'aeroporto è ormai solo merci. A sorridere, invece, sono i vicini di Bergamo. Ad aprile fra gli aeroporti più attivi c'è stato quello di Orio al Serio con 9.573 tonnellate di merci (+2,7%). La distanza tra l'aeroporto di Brescia e quello di Bergamo si è fatta sempre più ampia anche nei cargo, ovvero in quella fetta di mercato che dovrebbe trovare terreno fertile proprio al «D'Annunzio». Stando ai dati complessivi, da gennaio ad aprile, da Brescia sono transitate 7647 tonnellate di merci (-19,04%). Mentre da Bergamo sono passate 40 mila 498 tonnellate di merci (+2,3%) rispetto al 2017.

IN UN CONTESTO del genere si guarda con fiducia al progetto indiano, ancora in fase di gestazione, di realizzare un volo cargo da Montichiari all'India (e viceversa) con scalo a Londra.

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