Il bimbo scomparso dormiva tra i sedili dello scuolabus

di P.BUI.

Per tre lunghe ore lo hanno cercato in ogni dove, temendo il peggio, mentre lui, perso nel mondo dei sogni, se ne stava accucciato in un angolo dell’autobus ormai arrivato al capolinea. Una storia fortunatamente a lieto fine, quella che arriva da Remedello, dove ieri pomeriggio una giovane mamma di origini indiane è rimasta col fiato sospeso a lungo, colta dalla disperazione per il figlio di tre anni sparito inspiegabilmente nel nulla. Ne è nata una mobilitazione totale da parte dei carabinieri della Compagnia di Desenzano che, vista la delicatezza del caso, non si sono risparmiati. IL PICCOLO alle 15.45 era salito sullo scuolabus che lo avrebbe portato dall’asilo fino a casa. Ma alla fermata del bus la mamma non ha visto scendere il figlio. Una delle responsabili per il trasporto dei bambini pensava che il piccolo fosse sceso poco prima, assieme a un compagno. Ma così non era. Sono stati immediatamente chiamati i carabinieri e sono iniziate le telefonate e le ricerche a tappeto. Nulla. Fino a quando i militari, in un eccesso (quanto mai opportuno) di zelo, hanno pensato di controllare lo scuolabus che ormai da tempo era arrivato al deposito di Asola. Erano le 19.30 quando i carabinieri hanno aperto la portiera e hanno guardato tra i sedili, uno a uno. Il piccolo era lì, in un angolo... dormiva quieto. Per la mamma, la fine di un incubo. Tutto è bene quel che finisce bene, ma non sono esclusi accertamenti su eventuali responsabilità. •

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